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PIEDIMONTE MATESE – Cantiere rifiuti, i carabinieri identificano gli operatori. La protesta potrebbe essere stato “ordinata” dall’alto

piedimonte matese. Torna a farsi pesante la situazione sul cantiere dei rifiuti a Piedimonte Matese. Ieri, dopo l’ennesimo sciopero bianco degli operatori del cantiere per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è scattato il blitz dei carabinieri. I militari dell’arma della compagnia matesina hanno setacciato il territorio per identificare, uno ad uno, gli operatori. Hanno inoltre accertato le zone di competenze di ognuno di loro. Infatti non tutte le zone del paese erano state pulite in modo preciso. La protesta degli operatori del Consorzio, sul cantiere di Piedimonte, però assume contorni incredibili se si considera solo il fatto che il municipio matesino ha sempre “colmato i vuoti” lasciati dall’ente consortile in termine di pagamento degli stipendi. Infatti gli operatori matesini, al contrario dei loro colleghi hanno competenze pagate fino a ottobre. Allora la protesta dei lavoratori del cantiere dei rifiuti potrebbe spiegarsi con latre ragioni, forse con una specie di imposizione che giunge dall’alto, cioè dai vertici del Cub che potrebbero avere interesse a mantenere alta la tensione in vista della prossima scadenza – trentuno dicembre – data in cui dovrebbero scomparire carrozzoni inutili e dispendiosi come i consorzi. Allora, per evitare ciò, i vertici del Cub potrebbero puntare ad un provvedimento di “salvezza” calato direttamente dal governo centrale, magari per allungare ancora di qualche anno la vita dell’ente.

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