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Sessa Aurunca – Anniversario dell’uccisione del Carabiniere Di Resta: Autorità Civili, Militari e Religiose commemorano la scomparsa dell’eroe

Sessa Aurunca (di Giovanna Cestrone) – Nel ventunesimo anniversario della scomparsa del Maresciallo Capo Marino Di Resta, avvenuta a Pescara il 16 Settembre 1996, la frazione di Ponte non dimentica il suo figlio eroe. Medaglia al valor militare, il maresciallo morí tragicamente in un conflitto a fuoco con quattro rapinatori, rendendo onore alla divisa che indossava e alla sua indole di uomo coraggioso e altruista. In tanti, sono giunti nel paese d’origine del militare, per rendere omaggio alla sua memoria. Numerose le autorità religiose, militari e civili presenti, che hanno voluto manifestare la loro vicinanza all’eroe scomparso, alla famiglia e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo. “Riprendendo il Vangelo di oggi, facciamo memoria di Marino e di quanti si sacrificano ogni giorno per il prossimo. Dio ci chiama sempre ad un progetto di vita anche se fatto di dolore. Oggi ricorre la festa dell’Addolorata ed è nostro dovere ricordarci che i cristiani nel mondo si riconoscono perché sono il lievito che si distingue nella massa. Marino era uno di loro”, queste le parole pronunciate nell’omelia tenuta da Don Roberto Guttoriello durante la messa da lui officiata in piazza Silvio Ionta e concelebrata da don Francesco, don Goffredo e don Lorenzo. Prima dei saluti delle autorità, Mario Russo, Dirigente del Commissariato di Sessa Aurunca, ha letto alla platea la preghiera del carabiniere mentre il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Cellole nonché organizzatore della commemorazione, Pietro Lissa, ha ricordato con voce profondamente commossa la mesta sorte del Maresciallo Capo in quella triste giornata di 21 anni fa. “Oggi qui c’è lo Stato. Va un plauso da parte di tutti al Maresciallo Di Resta figlio della terra aurunca e alle forze dell’ordine che in ogni istante operano per il bene del paese”, ha dichiarato il Sindaco di Sessa, Silvio Sasso. A conclusione della manifestazione, è stata deposta una corona d’alloro al monumento intitolato al Maresciallo scomparso sulle note dell’Inno Nazionale eseguito dalla Fanfara dei Carabinieri, mentre la lanterna a forma di cuore dei ragazzi dell’ACR e di tutta la cittadinanza, raggiungeva in cielo il compianto Marino.

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