ALVIGNANO – Bilancio comunale e regolarità dei conti in municipio, “schiaffo” della Corte dei Conti al presidente della Provincia. Un documento dell’organo di controllo regionale – relativo al 2012 – mette in evidenza la gestione “simpatica” del municipio di Alvignano. La sentenza della Corte dei Conti è stata depositata circa un anno fa; finora, tuttavia, non si conoscono le decisioni assunte dall’ente guidato da Angelo Di Costanzo, per la correzione della “rotta”.
Al municipio di Alvignano viene contestato
- la sussistenza di una quantità di residui attivi di parte corrente la cui vetustà, collegata a difficoltà nella riscossione delle entrate, impone adeguate politiche prudenziali sul conto di bilancio, sia a mezzo di riaccertamento che a mezzo di un oculato ricorso all’istituto del fondo svalutazione crediti;
- accumulo di residui passivi e mancata implementazione delle misure ex D.L. n. 78/2009 sulla tempestività dei pagamenti;
- nel 2012, tensioni di cassa con ricorso non regolarizzato ad entrate a specifica destinazione e contemporaneamente un prolungato e costante ricorso ad anticipazioni di tesoreria;
- erronea contabilizzazione di partire in conto terzi;
- il mancato aggiornamento dell’inventario.
Per tutte queste ragioni la Corte dei Conti ha invitato il comune di Alvignano e a porre in essere misure idonee a superare le ridette criticità. Un invito formulato nell’ottobre del 2014