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PIEDIMONTE MATESE / CASERTA – Sfida per la segreteria nazionale del Partito Democratico, Vincenzo Cappello “diventa vero comunista” e si candida con Cuperlo

 

PIEDIMONTE MATESE / CASERTA – Sfida per la segreteria nazionale del Partito Democratico, Vincenzo Cappello “diventa vero comunista” e si candida con Gianni Cuperlo. Il sindaco di Piedimonte Matese, presidente provinciale del Partito Democratico dopo che aveva tentato vanamente la scalata alla segreteria provinciale, sceglie quindi di schierarsi con l’ala più “rossa” del PD.  Probabilmente qualche antenato illustre politico si starà rigirando nella tomba. La scelta di Cappello era nell’aria da alcuni giorni, il primo segnale era stato quello lanciato dal fratello Piero Capello (presidente Asi Caserta) che lo scorso 26 novembre, su Facebook scriveva:   Interessante. “La lettura del documento congressuale di Gianni Cuperlo e la sua personalità ci inducono a considerarlo il candidato più adatto a rivestire una responsabilità di federatore, disinteressato alle logiche di fazione; restituendo al Partito Democratico la continuità con l’Ulivo che stiamo rischiando di dissipare. Non è nostalgia, la nostra. Se alla metà degli anni Novanta l’Ulivo ha saputo prescindere da modeste ambizioni di clan, riunendo le culture riformiste nell’ascolto del dolore civile di questo Paese, difendendo i diritti dei più deboli, più che mai la drammatica crisi odierna dovrebbe sollecitarci tutti a recuperare quello spirito.”.

Poi, sempre il fratello Piero, due giorni dopo aggiungeva:

“”Cuperlo è molto autorevole, ha contenuti seri più di tutti ma rispetto agli altri non è schioppettante!”

“Cuperlo è competente, bravo, ma non buca in televisione.”

“Cuperlo è molto solido politicamente ma in tv è meglio chi è capace di fare battute.”

“E siccome Cuperlo deve fare il segretario di un partito, e non il rappresentante di una marchio commerciale, vuol dire che Cuperlo e’ un ottimo segretario del PD”.

Insomma, Piero Capello, sembra essere il vero termometro politico capace di indicare quali scelte farà il fratello Vincenzo. Uno che quando è diventato segretario – temporaneo – del PD di Caserta sbandierò ai quattro venti volontà di rinnovamento e di cambiamento radicale. Ora, però, si schiera con il delfino di D’Alema. Altro che rinnovamento.

 

 

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