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Calvi Risorta / Sparanise – Discarica ex Pozzi, quello che Schiavone non potrà mai chiarire. Lombardi si capaciti

Calvi Risorta / Sparanise – Dopo la decisione assunta da Sandokan (Francescso Schiavone) di diventare collaboratore di giustizia in tanti si sono sbizzarriti, in tanti hanno pubblicamente chiesto al capo dei capi del clan del Casalesi di fare piena luce su alcuni misteri legati alla malavita organizzata. Fra i tanti anche il sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Lombardi, è salito sul “carro degli appelli” per chiedere a Schiavone di fare chiarezza sulla discarica della ex Pozzi. Lombardi lo fa dalle colonne dell’inserto provinciale di un importante giornale nazionale. “Auspichiamo fortemente che Schiavone possa fare i nomi dei responsabili di questo e consentire agli inquirenti di fare giustizia per uno dei più gravi disastri ambientali d’Europa”. Queste le parole del primo cittadino di Calvi Risorta. Parole, quelle di Lombardi, simili a quelle dette negli ultimi decenni da tanti che ripetono come pappagalli delle grosse imprecisioni.
Manca una classifica: La discarica ex Pozzi è indicata, anche da alcuni media nazionali, come “la più grande d’Europa”. Bene, la gente si chiede dove poter leggere la classifica delle discariche Europee? Dove si trovano quelle dal secondo al decimo posto? Come sono state misurate?
Non è opera della camorra, questa è una certezza perché la discarica è stata realizzata proprio dalla Pozzi nei decenni che ha operato. Come succedeva prima della legge ambientale (Si potrebbe dire che “ufficialmente” la politica dell’ambiente nasce in Italia nel 1986 con la legge 349 dell’8 luglio che istituisce il Ministero dell’Ambiente) ogni fabbrica accumulava rifiuti in un spazio alle spalle dell’opificio. E’ tanto vero che tutti i saggi hanno portato alla luce solo e sempre rifiuti derivanti dalla lavorazione della Pozzi.
Quella discarica non può essere definita nemmeno abusiva proprio perchè realizzata senza violare alcuna legge (all’epoca non esisteva una legge che vietasse dale azione)
Schiavone non potrà chiarire proprio nulla quindi, perché quella discarica non è affatto opera della malavita organizzata.
La bonifica ferma. Quello che conta veramente è bonificare quell’area per ridare salubrità a tutto il territorio.

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