Cassino – La vittima è un giovane di appena 22 anni. Aveva come suo unico fedele amico un cane. L’unica ad aver voluto davvero bene al giovane. Non è stato mai pericoloso, è stato sempre e solo disperato. Il suo caso è emblematico delle difficoltà, dell’emarginazione e dell’indifferenza in cui finiscono, troppo spesso, giovani immigrati attratti dall’Italia come se fosse il paradiso. Cercano fortuna, trovano solo miseria e morte. Alcuni giorni fa, purtroppo, hanno trovato il suo corpo sotto una inferriata. Ha usato un lenzuolo per porre in atto il suo estremo gesto. Alcuni mesi fa avevo urlato, inginocchiato, per chiedere aiuto. Lo aveva fatto a suo modo, urlando parole prive di concetti. Nessuno aveva colto il suo stato, il suo bisogno di aiuto. Ousmane Sylla aveva solo 22 anni, proveniente dalla Guinea. Nei mesi scorsi Ousmane aveva fatto irruzione nella sala consiliare con la sua cagnolina, voleva parlare con il sindaco. Fu cacciato, nonostante il suo pianto e le sue preghiere di essere ascoltato. Poi fu collocato in una struttura a Roma. Ma lui, spirito libero, si sentiva prigioniero. Voleva tornare nel suo Paese, dalla sua famiglia. Poi la disperazione ha preso il sopravvento al punto che si è tolto la vita. Tristezza infinita!
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