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Giuseppe Sorvillo (Sparanise), operaio travolto e ucciso dal treno

Sparanise – Cinque operai uccisi sul cantiere: 2 nuovi indagati

Sparanise – L’indagine della Procura di Ivrea sta ora mettendo in luce una serie di dettagli inquietanti. L’incidente ha rivelato una prassi apparentemente pericolosa: la squadra di operai è stata inviata sui binari ben prima dell’orario previsto, intorno a mezzanotte, dopo il passaggio del treno notturno. Tutto sembrava procedere come se fosse la cosa più normale del mondo. Ora, la Procura di Ivrea cerca di capire se questa modalità di lavoro sia un’eccezione sciagurata o una terribile abitudine delle aziende ferroviarie. Nella tragedia, avvenuta alcuni giorni fa, sono morti cinque operai fra cui Giuseppe Sorvillo, 43enne di Sparanise.
Ci sono due nuovi indagati per la strage alla stazione di Brandizzo (Torino), dove cinque operai al lavoro sui binari durante la notte tra il 30 e il 31 agosto sono stati travolti e uccisi da un treno in transito. Si tratta di due dirigenti di Rfi (Rete ferroviaria italiana), la società pubblica che gestisce l’infrastruttura ferroviaria. Martedì mattina uomini dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia ferroviaria e dello Spresal (il Servizio prevenzione e sicurezza dell’Asl) hanno perquisito le sedi dell’azienda a Roma e a Torino per acquisire materiale su mandato dei pm di Ivrea Valentina Bossi e Giulia Nicodemi, coordinati dalla procuratrice Gabriella Viglione. Nella stessa occasione ai due manager sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Il numero degli indagati sale così a otto. Già nei giorni immediatamente successivi all’incidente, infatti, erano stati iscritti i due sopravvissuti del disastro: il responsabile di Rfi Antonio Massa e Andrea Gerardin Gibin, capocantiere della ditta che svolgeva i lavori, la Sigifer di Borgo Vercelli. Un paio di settimane più tardi sono stati accusati altri quattro dirigenti della Sigifer. La tesi degli inquirenti è che quella di svolgere i lavori sui binari nonostante il passaggio dei treni fosse una prassi. Un elemento in questo senso è il video realizzato da una delle vittime, 22enne Kevin Laganà, subito prima dell’incidente, in cui si sente una voce affermare: “Quando dico treno andate da quella parte”.

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