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CELLOLE – Professore ucciso e bruciato: nuovi accertamenti sul luogo del delitto

CELLOLE – Oggi una squadra di vigili del fuoco e un gruppo di militari dell’arma hanno raggiunto il luogo dove venne ritrovato, carbonizzato all’interno della propria auto, il corpo di Pietro Caprio. I tecnici e gli investigatori hanno lavorato per diverse ore, probabilmente alla ricerca di ulteriori elementi capaci di chiarire meglio quanto accaduto in quel luogo nel pomeriggio dello scorso 03 novembre 2023.
Secondo i primi accertamenti Pietro Caprio venne ucciso da un colpo di fucile al fianco destro. Il riscontro sarebbe stato possibile grazie ad un esame TAC eseguito, su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sui pochi resti del cadavere, trovati nell’auto data alle fiamme dall’assassino del 58enne cellolese. Il fuoco avrebbe praticamente divorato gran parte del corpo; secondo i riscontri fatti dai militari dell’arma della compagnia carabinieri di Sessa Aurunca, il cadavere era sul sedile di guida (sedile reclinato).(guarda il video con l’intervista)
Di quel corpo restano solo le ossa delle braccia, delle gambe e l’arcata dentale inferiore. Questi resti sono stati riconosciuti in Pietro Caprio grazie ad una protesi che l’uomo teneva impiantata sul collo del femore; protesi impiantata diversi anni prima in conseguenze di una grave malattia che aveva colpito l’uomo. Serviranno, quindi, ulteriori accertamenti per avere la conferma sull’identità dei resti ritrovati in quell’auto. Così come serviranno ulteriori indagini tecniche per capire se le tracce evidenziate dall’esame Tac siano effettivamente attribuibili ad un colpo di fucile. Per quel delitto è stato arrestato Angelo Gentile, anziano del posto. (guarda il video con l’intervista)

 

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