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Prestiti personali: cosa sono, come funzionano, quando e perché convengono

I prestiti personali sono una delle opzioni preferite da chi ha bisogno di liquidità – e in breve tempo – per far fronte a spese come quelle per cure mediche o lavori di ristrutturazione domestica imprevisti ma, anche, per l’acquisto di una nuova auto per esempio o più in generale per la gestione del bilancio familiare. Qui di seguito proveremo insieme a capire meglio perché e cosa fa di soluzioni come i prestiti personali di Matchbanker tra le migliori nell’ambito della finanza personale. Tre cose che chi ne chiede uno per la prima volta dovrebbe sapere sui prestiti personali
Partiamo da cos’è e come funziona un prestito personale. Spesso ci si riferisce a questo strumento anche con la formula di prestito di liquidità che riassume meglio e in maniera più immediata come funziona il prestito personale: chi lo chiede riceve direttamente dalla banca o dall’istituto finanziario a cui si è rivolto una certa somma di denaro, in genere compresa tra i 1000 e 10.000 euro, che può usare in maniera non vincolata e restituire a rate, secondo un piano di ammortamento prestabilito, generalmente entro un massimo di dieci anni.
Le cifre di modesta entità rendono i prestiti personali uno strumento finanziario accessibile a una platea di soggetti più ampia e diversificata rispetto a quella di chi può accedere ad altre formule come mutui o cessioni del quinto. Ogni soggetto erogatore ha, va da sé, regole proprie che stabiliscono chi può chiedere un prestito personale. Quelle generalmente valide hanno a che vedere con la maggiore età del richiedente, una certa stabilità e continuità lavorativa, un reddito dimostrabile tramite busta paga o modello unico e il non essere iscritti nel registro dei cattivi creditori. Le finalità per cui si richiede il prestito, come in parte già si accennava, non sono vincolanti. Molte banche e istituti finanziari chiedono, però, di esplicitarle per poter calcolare meglio il rischio dell’investimento e applicare così condizioni diverse, soprattutto per quanto riguarda tassi e interessi: semplificando molto un prestito personale per acquistare o ristrutturare immobile, per esempio, verrà considerato con ogni probabilità un prestito meno rischioso di quello per un intervento chirurgico e potrà avere applicati tassi e interessi minori.
Tassi e interessi, e più in generale le condizioni a cui sono concessi, sono tra gli aspetti più importanti di cui tenere conto al momento della ricerca dei migliori prestiti personali. In Rete si trovano ormai in tutta facilità dei simulatori di prestito che, una volta impostate alcune informazioni basilari, permettono di calcolare nel dettaglio numero e valore delle rate, TAN, TAEG e via di questo passo. Non ci sono regole d’oro e che valgono universalmente: un consiglio generale su cui c’è accordo tra gli addetti ai lavori è che le rate del prestito personale non dovrebbero superare in valore un terzo delle proprie entrate mensili, per non mettere a rischio la corretta gestione del bilancio familiare. Fermo restando che si tratta di parametri piuttosto tecnici e volubili alle condizioni del mercato, l’ideale sarebbe poi familiarizzare con e fare particolare attenzione al momento della scelta almeno al TAEG: espresso in percentuale annua, indica infatti quanto il prestito personale viene a costare in totale a chi lo richiede, tenendo in considerazione non solo tassi e interessi ma anche spese iniziali, spese di gestione, costi fissi.

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