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Giovanni Lombardi

CALVI RISORTA – Municipio, parte l’applicazione del piano anticorruzione e antimafia.

Calvi Risorta – Pubblicati dall’ufficio tecnico i primi provvedimenti con i quali si avviano affidamenti di lavori pubblici in applicazione del particolare piano anticorruzione del Comune di Calvi Risorta – lo ha dichiarato il Sindaco del comune casertano, il dott. Giovanni Lombardi. Già a partire dallo scorso mese di agosto, il Comune di Calvi Risorta ha  adottato misure volte a rafforzare il piano anticorruzione comunale e, nello specifico, ad introdurre specifiche misure volte a prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici, del tutto innovative ed uniche nel panorama casertano.
Nello specifico, pur in presenza dell’obbligo di legge di chiedere alla locale prefettura il rilascio della comunicazione antimafia solamente per lavori superiori alla soglia di 150.000 euro e l’informativa antimafia per lavori di importo superiori a 5 milioni di euro, il Comune amministrato da Giovanni Lombardi ha deciso di dotarsi di una regolamentazione rafforzata anche rispetto alla stessa legge nazionale in materia di prevenzione dal rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti, decidendo – in tutti i casi in cui l’ente procede all’affidamento di lavori pubblici con procedure semplificate ed anche per piccoli importi – di selezionare gli operatori da invitare unicamente tra quelli già muniti di una informativa antimafia liberatoria. Ciò che la legge chiede per gli appalti superiori a 5 milioni di euro, noi lo chiediamo sempre – continua Lombardi.
In particolare, a Calvi Risorta si è deciso di applicare al territorio casertano uno strumento già esistente nell’ordinamento giuridico: l’anagrafe antimafia degli esecutori istituita dall’articolo 30 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189. Pensata dal legislatore nazionale per prevenire il rischio delle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione dei territori terremotati ma che ben si presta ad essere utilizzata in tutto il territorio nazionale, essendo composta da operatori economici provenienti da tutta Italia, Campania inclusa. Un elenco di migliaia di imprese già censite sotto il profilo della “non mafiosità” che il comune casertano ha pensato di utilizzare, per i propri appalti, per elevare al massimo il livello di tutela amministrativa volta a prevenire le infiltrazioni mafiose. Abbiamo subito accolto la proposta del nostro segretario comunale – ha dichiarato Lombardi – perché abbiamo ritenuto, anche in considerazione del contesto in cui operiamo, di dover fare tutto il possibile dal punto di vista amministrativo per ridurre il rischio che la mafia entri nelle commesse pubbliche. Esigenza ancora più sentita con l’avvio del PNRR. Non mi soffermo – ha concluso il Sindaco Lombardi – sull’utilità di uno strumento del genere per l’ente comunale, per chi vi lavora, per la cittadinanza e per una generale affermazione della giustizia. La speranza è che la nostra esperienza sia presa come riferimento anche da altri comuni del nostro territorio e sia da spunto, per il legislatore nazionale, per rafforzare gli strumenti di prevenzione, soprattutto per chi opera nei contesti più problematici. (nota a cura del sindaco Giovanni Lombardi)

 

 

 

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