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foto di repertorio

IL CASO – Un cadavere mummificato e un teschio tirato a lucido. Il mistero mai svelato sulla morte di Maria Cirillo. Parla il maresciallo che ritrovò il cadavere (il video)

Pietramelara / Liberi / Pontelatone / Formicola – Il corpo di una anziana donna ritrovato, dopo cinque mesi, mummificato ancora con i vestiti indossati. La sua testa era poco lontano. Una differenza sostanziale fra i due resti: tutto il corpo era in pessimo stato di conservazione, le ossa macchiate come normalmente accade quando esposte all’intemperie. Il cranio, invece, era perfettamente lucido, pulito, come se nel posto del suo ritrovamento fosse stato portato solo poco prima del ritrovamento. E’ questo un altro mistero che si innesta nel più ampio e impenetrabile giallo sulla scomparsa di cinque anziani, svaniti nel nulla, sul Monte Maggiore. (guarda il video con il racconto dei protagonisti)
Franco Fochetti all’epoca dei fatti maresciallo dei carabinieri e comandante della caserma di Pietramelara, ritrovò e recuperò (il 16 febbraio del 1999) i resti della povera Maria Cirillo, sparita da Profeti, frazione del comune di Liberi, il 02 ottobre 1998. Fochetti, attualmente coordinatore del nucleo di protezione civile del comune di Pietramelara, racconta – in eslcusiva alla nostra testata –  i momenti cruciali delle operazioni di ritrovamento del corpo di Cirillo. (guarda il video con il racconto dei protagonisti)
Fochetti ora, come allora, appare sorpreso proprio dalla differenza sostanziale dello stato di conservazione dei resti (corpo e cranio); l’ex maresciallo parla di “un teschio simile a quello usato in contesti scenici”. (guarda il video con il racconto dei protagonisti)
Anche Raffale Izzo, nipote del 90enne scomparso il 14 febbraio del 1999,  definisce la situazione delle sparizioni “incredibile”. In tutti questi lunghi 20 anni, i parenti delle vittime non hanno mai perso la speranza di ritrovare almeno i resti dei propri cari. (guarda il video con il racconto dei protagonisti)

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