SPARANISE. Un convegno per ricordare “padre Semeria” ad 82 anni dalla morte. Fondo’ nel sud 190 orfanotrofi per gli orfani di guerra. Saranno presenti il Vescovo Arturo Aiello, lo storico P.Filippo Lovison, il Padre Generale e Presidente dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, don Antonio Giura, centinaia di ex alunni proveniente da tutta l’Italia centro meridianale.
Padre Giovanni Semeria è nel cuore degli sparanisani, e non solo. Questo frate –scrittore, servo degli orfani, morto nell’orfanotrofio femminile di Sparanise, da lui fondato nel lontano 1931, è diventato ormai il nume tutelare delle nostre giovani generazioni, avendo fondato centinaia di istituto per l’educazione degli orfani di guerra. Migliaia di meridionali (dalla Campania alla Sicilia, dalla Basilicata alla Campania, dall’Abruzzo al Lazio al Molise), sono passati per i 190 istituti fondati da Padre Semeria, insieme a Don Minozzi.
Il 10 marzo prossimo, in occasione degli 82 anni dalla sua morte, nell’istituto “Padre Semeria” di Sparanise, la congregazione religiosa de “I Discepoli” e l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia lo ricorderanno con un interessante convegno, al quale parteciperanno anche il vescovo della Diocesi di Teano-Calvi, mons. Arturo Aiello, lo storico barnabita, il Padre Generale dei “Discepoli” don Antonio Giura, il Segretario don Cesare Faiazza e numerosi ex alunni provenienti da tutta l’ Italia centromeridianale. Durante la mattinata, alle ore 11 è in programma la santa Messa presieduta dal vescovo, alle ore 12 vi sarà la l’importante conferenza del barnabita Padre Filippo Lovison, alle ore 13 il convivio di centinaia di sx alunni ed amici provenienti da mezza Italia, presso l’Istituto “Padre Semeria”di Sparanise dove una lapide ricorda che è stato il luogo della sua dipartita. Sarà una buona occasione per conoscere la figura di questo ligure meridionalista, benefattore del Sud e di Sparanise. Conosceremo i suoi studi, la sua missione tra i poveri di Roma, le sue prediche, i suoi libri, l’esilio e la sua scelta a favore dei poveri.
Non solo: la sua amicizia con Pascoli e Tolstoj, la sua presenza al fronte come cappellano di Cadorna tra i soldati, il suo instancabile attivismo che lo portò a fondare Colonie alpine e Case del sodato, fino alla scelta di fondare l’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia insieme a Padre Giovanni Minozzi.
paolo mesolella
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