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Pietravairano – Drammatico incidente sull’Appia, restano gravi le condizione di Marco

Pietravairano – Il giovanissimo centauro coinvolto in un drammatico incidente stradale lungo la statale Appia starebbe attraversando un momento molto delicato. Si trova, attualmente, in una struttura sanitaria della Lombardia specializzata in casi del genere.  Da mesi, esattamente dalla scorsa estate, il 25enne di Pieetravairano lotta per la propria vita. Dopo un lungo ricovero presso l’ospedale di Caserta, e dopo alcuni importanti e delicati interventi chirurgici, lo sfortunato motociclista è stato trasferito in Lombardia.
Per quell’incidente – avvenuto nel territorio al confine fra Carinola e Sessa Aurunca – è stato arrestato Giuliano Tufano – 44 anni residente a Minturno (provincia di Latina), figura già nota alla giustizia per una serie di reati contro la persona  – accusato di lesioni personali gravissime; su di lui, inoltre, pesa l’accusa, prevista dalla nuova normativa, che punisce la fuga del conducente dopo aver causato lesioni personali. Dopo le formalità di rito, l’uomo,  è stato trasferito presso il carcere di  Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La cronaca dei fatti

Guidava ubriaco:
Le analisi eseguite presso l’ospedale di Sessa Aurunca hanno permesso di accertare un tasso alcolemico, nel sangue di Tufano, pari a 1,50%. Un valore molto elevato se si considera che la legge fissa in 0,50% il limitee massimo consentito.

Patente mai conseguita:
Il 44enne di Minturno era alla guida della sua Lancia Y10 senza aver mai conseguito la necessaria patente.  Un dettaglio che rende la vicenda ancor più inaccettabile.

La dinamica dell’incidente:
Tutto è avvenuto pochi  minuti dopo le ore 15 di ieri pomeriggio domenica 08 luglio 2018, esattamente al chilometro 177.600, nel territorio del comune di Carinola. In direzione Capua, per motivi di intenso traffico, si era formata una lunga coda di veicoli. Libera, invece, l’altra corsia dove  si circola senza difficoltà. Improvvisamente una vettura, la Lancia Y10 guidata da Tufano, esce dalla coda, invade la corsia opposta e – nonostante un dosso che impedisce la visibilità –  corre a velocità sostenuta nel tentativo di superare l’intera coda di veicoli. In prossimità del dosso sbucano due moto  incolonnate che viaggiavano regolarmente sulla propria corsia. Il primo motociclista riesce ad evitare l’impatto con il veicolo condotto da Tufano. Purtroppo però la secondla seconda moto condotta dal 25enne di Pietravairano (Marco G.). La moto del giovane esplode e prende fuoco. L’impatto è talmente violento da tagliare il braccio sinistro di Marco.  Il fuoco attacca anche la vittima, a terra privo di sensi.

I soccorsi:
Una pattuglia del commissariato di Polizia di Sessa Aurunca che si trova in quella zona per ragioni di servizio arriva sul  luogo dell’incidente rapidamente. Gli agenti prestano i primissimi soccorsi al motociclista a terra, spengono le fiamme, mettono in sicurezza la zona. Allertano l’ambulanza che in pochi minuti arriva, raccoglie il ferito e parte verso l’ospedale di Caserta.

Il recupero dell’arto:
Non c’è tempo da perdere, le condizioni del ferito sono drammatiche. Oltre ai danni agli arti c’è un trauma toracico e cranico che mettono seriamente in pericolo la vita di Marco. Così l’ambulanza parte lasciando ai poliziotti il compito di cercare il braccio saltato durante l’impatto. Gli agenti lo trovano qualche minuto dopo, lo recuperano e partono a folle velocità verso l’ospedale di Caserta per consegnarlo ai medici nella speranza che possa essere compiuto il miracolo di riattaccarlo.

La fuga nei campi:
Subito dopo lo scontro, lo scellerato automobilista che ha causato l’impatto accosta la propria vettura sul ciglio della strada, scende e fugge attraverso le campagne della zona

La caccia all’uomo:
Il comandante della polizia di Sessa Aurunca, Russo, fa convergere sulla zona tutte le forze disponibili e scatta una serrata caccia all’uomo. Il ricercato verrà intercettato qualche ora dopo presso il pronto soccorso dell’ospedale di Sessa Aurunca dopo si era recato, a piedi, per farsi curare alcune ferite ad una gamba, riportate durante lo scontro.

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