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Vittorio De Filippo

ROCCAMONFINA – Vrollaro record, De Filippo replica al fabbro Finelli

ROCCAMONFINA (di Nicolina Moretta) – A seguito dell’articolo apparso ieri sul nostro giornale, l’amministratore comunale Vittorio De Filippo risponde alla dichiarazione di Bruno Finelli a proposito della realizzazione del vrolaro per il Guinness world record.  De Filippo così dichiara:” Bruno Finelli e il suo gruppo di fabbri inseguivano il loro desiderio per la realizzazione del vrolaro da guinness  perché volevano chi glielo finanziasse e volevano guadagnarci. Finelli con il gruppo di fabbri di Roccamonfina, l’11 settembre 2018 avevano presentato una descrizione di come intendevano fare la padella con misure, peso, e prezzo, per una spesa di 6mila euro più IVA (vedi foto del documento). Il peso complessivo di tutta la struttura era di chilogrammi 650. Sotto la padella avevano previsto di saldare ben dodici piedi di 60 cm, però il regolamento  per il Guinness dei primati prevede la riproduzione fedele dell’oggetto reale e, nella realtà, le vrolare non hanno piedi. Così il tecnico comunale decise di scartare i progetto di Finelli e subito preparò il progetto che poi è stato realizzato. Per quanto riguarda, invece, la realizzazione di questa padella da primato progettata dal tecnico comunale, fu fatta una manifestazione d’interesse per tutti gli artigiani locali, l’unico a rispondere fu il fabbro Ferdinando Di Cunto, che è nato a Roccamonfina, è cittadino di Roccamonfina, risiede a Roccamonfina, dove vive. Inoltre, il fabbro Finelli aveva detto al tecnico comunale che il suo progetto del vrolaro da guinness non si sarebbe potuto realizzare in così poco tempo e per questo motivo lo stesso Finelli con il suo gruppo di fabbri non presentarono alcuna offerta di spesa al comune.” E aggiunge:”Il progetto iniziale di Finelli prevedeva una padella di un peso complessivo di 650 chilogrammi, mentre quella realizzata dal fabbro Di Cunto e il suo gruppo ha un peso complessivo di tutta la struttura di chilogrammi 3.100, allo stesso costo di 6mila euro.” E così conclude:”E tengo ancora a precisare che il gruppo di fabbri capeggiato da Di Cunto ha lavorato gratuitamente, per il bene dei cittadini di Roccamonfina. I 6mila euro sono stati impiegati per le spese vive, anzi: i fabbri del gruppo Di Cunto ci hanno pure rimesso qualche centinaia di euro, al di fuori del loro tempo e del loro lavoro.”

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