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Roccamonfina – Vrollaro record, padella della discordia: artigiani contro Montefusco: “ci hai scippato”

Roccamonfina – La padella del vrollaro record innesca la prima polemica. Passata la festa e l’euforia per il traguardo raggiunto, resta ben poco. Soddisfatta la vanità di alcuni, resta la delusione di altri. Così mentre i “vertici” dell’amministrazione, dopo le inenarrabili fatiche,  si concedono giorni di relax in giro per il mondo, emergono già alcuni malumori e critiche verso l’azione assunta dall’amministrazione comunale di Roccamonfina. Gli artigiani locali puntano l’indice contro il sindaco Carlo Montefusco perchè avrebbe scippato loro l’idea alla quale iniziarono a lavorare già dieci anni fa.  Bruno Finelli ha affidato la sua protesta – garbata e intelligente – ai social con un messaggio diretto alla fascia tricolore di Roccamonfia.
“Caro Sindaco Carlo Montefusco, purtroppo, non sono più un giovane imprenditore, ma un sogno nel cassetto ce lo avevo, condiviso da tante altre persone. E dopo quasi dieci anni – vuoi perche siete stati bravi, vuoi per il consistente contributo regionale, o perche i tempi erano maturi – questo sogno diventava finalmente realtà. Si era già costituito – scrive Bruno Finelli – il primo gruppo iniziale di fabbri (il sottoscritto, CoRi Infissi Corrado e Rino, Carlo de Luca, Davie Tari) e, a seguire i vari collaboratori. Però, con un colpo maldestro, avete portato il vrollaro a farsi a Marzano Appio, da Nando, l’unico fabbro che avremmo voluto con piacere con noi, ma il vicesindaco non aveva messo nel gruppo dicendo che non era interessato. E nemmeno dopo che è stata aggiudicata la realizzazione del vrollaro ci è stata data la possibilità di partecipare. Ci avete privato di un piacere che avevo pregustato per troppo tempo per non restarci malissimo. Ringrazio Gianni Metitieri e tanti amici che mi consolavano come se mi fosse morto qualcuno. Non vorrei essere frainteso, è stata una bellissima sagra e mi auguro sempre meglio, pure la padella molto bella, forse meglio di come la pensavo io da solo, ma tutti insieme, forse si sarebbero potuti curare anche tanti altri particolari. Vedere la pro-loco ridotta al buon Bartolomeo con Pasquale ed Antonietta, la protezione civile al solo Giovanni di tavola, l’organizzazione carri al solo Candituccio, un riferimento calcistico per i nostri giovani, sparito…questo ed altro, dispiace moltissimo a me e a tanti Roccani che come me hanno scelto di vivere e di morire in questo paese. Da vostro sostenitore, suggerirei anche a voi di modificare qualche vostro atteggiamento e far ritornare nei Roccani l’entusiasmo che hanno sempre avuto. Ne sono un esempio i miei idoli: Minny Riccardi, Ninana Dance Roccamonfina, Annamaria, Angelino, i figli di Tanì, amatori calcio,Circolo San Michele Arcangelo, ass. di Antonio Zarli, Anziani, bicincanto e tanti altri che mi scuso per non aver mensionato.Tutte le belle persone che fanno parte di questi gruppi e tante altre, sono il vero cuore pulsante di Roccamonfina. Quindi – conclude Finelli – non siamo tutti spenti o depressi….basta saperci coinvolgere!!!! il mio motto” insieme le cose belle sembrano più belle….le cose brutte meno brutte”.  Perdonate lo sfogo….ma quando ce vò ce vò!!!! (e vaggio trattato)”.

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