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AVERSA – RAPINA: MAESTRO DI ARTI MARZIALI SALVA GIOVANE DONNA

AVERSA ( di Antonio Migliozzi ) – Nei giorni scorsi, nei pressi della Stazione di Aversa, due giovani extracomunitari, quali Adrram Malq di 39 anni e Racnide Attebsi di 36 anni, hanno aggredito con un taglierino per rapinarla una giovane donna del posto. Nei pressi si trovava Francesco Di Chiara, maestro di arti marziali, il quale accorgendosi di quanto stava per accadere è subito intervenuto per difendere la donna mettendo in fuga i due malviventi, che dopo poco sono stati individuati dalla Polizia e tratti in arresto. Il giovane Di Chiara è stato subito definito come un eroe. Un suo amico e compagno di allenamento, Antonio Valerio Fontana di Roccasecca in provincia di Frosinone, ha voluto testimoniare la figura di Francesco Di Chiara con delle dichiarazioni. “Erano anni che avevo in mente di raccontare (magari in chiave romanzata, genere che preferisco) l’incredibile storia di Mma Francesco Di Chiara, maestro di arti marziali e lottatore professionista di MMA. Conobbi Francesco in una palestra di Capua in un, ormai, lontanissimo ed afoso pomeriggio campano e capii subito di trovarmi di fronte a qualcuno di speciale, di quelle persone che non sono nate per far parte della massa. Forse anche lui vide qualcosa in me, tanto che su una cinquantina di ragazzi presenti allo stage lui chiamò me per eseguire le dimostrazioni della sua arte (o forse voleva solamente picchiarmi?). Da quel giorno io e Francesco diventammo amici e col tempo vennero a galla delle particolarità su questo ragazzo che sembravano uscire dalla trama di un film. La sua storia è quella di tanti altri ragazzi cresciuti in quella meravigliosa parte d’Italia che il resto d’Italia ama infangare ed offendere, ma è la stessa parte d’Italia che ha dato la civiltà al mondo. Francesco si avvicina alle arte marziali giovanissimo, diventa maestro, ma la sua vita subisce una battuta d’arresto con un brutto, violentissimo incidente (del quale non parlerò). Ma non tutto il male viene per nuocere: da questa esperienza Francesco scopre la fede e si avvicina alla cristianità. Ma non abbandona i suoi sogni e continua ad allenarsi. Questi sacrifici lo porteranno ad essere uno dei migliori lottatori italiani di MMA. Basterebbero solo queste poche righe della sua vita per trarne le basi per il romanzo che volevo scrivere su di lui. Ma sono felice di non averlo fatto, perché un giorno della settimana scorsa apro il giornale e mi trovo di fronte la notizia che mi ha fatto capire che sul romanzo di Francesco l’ultima pagina è ancora lontana… E’ successo mercoledì notte ad Aversa, vicino Caserta, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Due balordi (che poi si scoprirà essere di nazionalità marocchina) si sono avvicinati ad una donna, incinta al settimo mese con lo scopo apparentemente innocuo di chiederle una sigaretta. Poi, dietro la minaccia di un taglierino, hanno cercato di portarle via la borsa. Nonostante la situazione sempre più infuocata, la donna riesce a mantenere i nervi saldi e a resistere all’aggressione guadagnando qualche attimo. Attimi fondamentali, che bastano a Francesco (che passava casualmente in auto nei pressi della stazione) ad accorgersi di cosa sta accadendo. È questione di pochi istanti e tutto si capovolge: un primo “scontro”, poi la fuga dei due balordi, l’atterramento e l’immobilizzazione. La polizia, giunta sul posto, ha stretto le manette attorno ai polsi di Adrraman Malq, 39 anni e Racnide Attebsi di 36, condotti in commissariato per l’identificazione (e poi in ospedale per essere dimendicati…)”.

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