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Cellole / Vairano Patenora – Feste, festicciolle e politica, 15milioni di euro “spartiti”

Cellole / Vairano Patenora – Quale è la relazione fra il Festival dell’Unità d’Italia di Vairano Patenora e la promozione del territorio regionale? Probabilmente nessuna. Ma vuoi mettere la sagra dei fagioli a Cellole? Un evento unico al mondo, addirittura!!!
Probabilmente per ottenere i finanziamenti regionali serve avere i “collegamenti” giusti. Probabilmente.
La politica può tutto. E i funzionari regionali, come al solito, obbediscono al sistema della spartizione. Così nessuno si offende.
E  così convivono la Festa dei cornuti di Ruviano (39 mila 500 euro) con il Festival dell’Unità d’Italia di Vairano Patenora (40 mila euro); la manifestazione La terra delle pacchiane di Montefalcone in Val Fortore (30 mila euro) con Giullarte: il Festival internazionale degli artisti di strada di Atripalda giunto alla XVIII edizione (40 mila euro) o la Sagra dei fagioli di Cellole (35 mila euro) con il Festival nazionale Jovinelli XIII edizione di Caiazzo (60 mila euro). Insomma il sacro e il profano!
Una pioggia di soldi, milioni di euro, esattamente 15milioni, ripartiti a pioggia per finanziare una serie di iniziative che, in teoria, dovrebbero valorizzare l’intero territorio regionale. Scelte, troppo spesso, incomprensibili.  In tutto sono 204 Comuni che si dividono una posta di 15 milioni di euro. Sono 63 le manifestazioni sostenute con dotazioni singole di centomila euro a salire. E si va dai 100 mila euro dell’Ischia Global Film e Music Fest 2017 ai 100 mila euro, sempre ad Ischia, per Paraviso ‘e giuventù, viaggio attraverso la storia, le tradizioni e i luoghi di un’isola unica al mondo. Il Cilento, poi, è un’area particolarmente coccolata dalla Regione Campania e non certo perché è la terra dell’assessore al Turismo. Dal Festival di Torchiara (150 mila euro) agli Ambienti Mediterranei di Centola (150 mila euro), passando per Cilento: un modo di vivere a Pollica (126 mila 500 euro), Orchidee tutto l’anno di Sassano (99mila 500 euro), Cilento in Fiera a Cannalonga (110 mila euro), Sacro, profano e leggenda nell’oasi di Bosco Camerine (40 mila euro), Negro 2017: anime e profondità in musica (100 mila euro) di Pertosa, il Festival del turismo sostenibile di Padula (110 mila euro) sembra davvero che la provincia salernitana sia stata generosamente beneficiata dagli uffici di Santa Lucia. Molto più corposo l’elenco dei Comuni che, invece, si sono accontentati di stanziamenti più ridotti.
La damigella del re di Roccarainola viene sostenuta con 20 mila euro; La sagra della castagna e del fungo porcino di Roccamonfina con 40 mila euro; La sfilata medievale alla corte di Ettore Fieramosca di Mignano Montelungo con 40 mila euro; Il pasto della salamandra di Grottolella con 40 mila euro; I Segni del passato, tracce del futuro di San Salvatore Telesino con 45 mila euro; La XII Sagra dello scazzatiello aquarese con 40 mila euro; La Festa della Tammorra di Carinaro con 40 mila euro; e Quarto in love-la città dell’amore contro lo stalking e il femminicidio con altri 40 mila euro.  Se la regione Campania pensa di poter sviluppare in questo modo il turismo, allora siamo davvero sull’orlo del baratro. Si potrebbe anche ridere se non ci fossero seri motivi per piangere!

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