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Alvignano – Appalti truccati, i dubbi della Procura sulle “entrate” di Di Costanzo. Giocati oltre 2milioni di euro al Casinò

Alvignano – Un ex tecnico del comune di Alvignano, Bartolomeo Mario, appare essere uno dei principali accusatori dell’ordinanza che ha portato all’arresto di Claudio Schiavone. Una figura per lungo tempo vicinissima ad Angelo Di Costanzo, al quale era legato anche da forte amicizia.  Tanto che in un momento di difficoltà Di Costanzo regalò 15mila euro all’amico permettendo allo stesso di vivere in un appartamento della famiglia Di Costanzo senza ricevere alcun ristoro economico. Eppure i redditi dichiarati dall’ex sindaco di Alvignano negli anni in questione indicherebbero risorse limitate rispetto al tenore di vita.  L’ex fascia tricolore di Alvignano – scrive la Procura – oltre a rivestire la carica politica, esercita ufficialmente l’attività di ingegnere.  Nel periodo preso in esame, ovvero dal 2008 al 2011, ha percepito redditi provenienti, nella quasi totalità, da incarichi pubblici. Dalla disamina delle intercettazioni telefoniche avvenute sulle utenze a lui in uso non è stata captata neanche una conversazione che potesse in qualche modo attenere all’attività professionale svolta nel privato,  salvo alcune  relative  ad  incarichi  ricevuti  da  Enti  Pubblici . Ciò lascia agevolmente desumere che il DI COSTANZO Angelo non svolgesse all’epoca attività professionale per conto di privati. Del resto nel corso della perquisizione effettuata presso la sua abitazione, che coincide con la sede dello studio professionale, non è stata riscontrata la presenza di una struttura, benchè minimamente organizzata, che potesse consentirgli l’esercizio della professione. Anche il direttore dell’Istituto di Credito Banco di Napoli di Alvignano, dove il sindaco ha acceso il conto corrente, ha affermato che gli introiti riconducibili alla sua attività professionale erano, a far data dalla prima nomina a Sindaco (maggio 2007), sensibilmente diminuiti, nella misura dell’80%.  Nonostante ciò vi è un considerevole flusso di denaro su uno dei conti correnti a lui intestati.
Ecco l’interrogatorio del  direttore del Banco DI Napoli:
Domanda: Che attività lavorativa svolgeva i Angelo  Di Costanzo?
Risposta: Sino alla sua nomina a Sindaco svolgeva l’attività di libero professionista nel campo della progettazione edilizia. Dalla sua  nomina  l’attività  lavorativa  di  libera  pro fessionista   si  è  ridotta almeno  de/1’80%. Fino al maggio 2007 sul suo conto corrente confluivano delle     indennità di amministratore provinciale.Una volta eletto Sindaco tale indennità decadde;   l’indennità di Sindaco non è stata mai accredita presso il nostro istituto, gira voce che il Di  Costanzo Angelo abbia rinunciato a tale indennità, non ne sono sicuro. Da un paio di mesi percepisce emolumenti da un Ente Regionale, per un importo annuale di circa trentamila euro,  come dichiarato dallo stesso Di  Costanzo Angelo.
Domanda: Sui conti correnti intestati o comunque riconducibili al DI COSTANZO Angelo vi sono numerose  movimentazioni?
R: Si relativamente ad uno dei due conti intestati a lui almeno sino a tre quattro mesi orsono. Da allora le movimentazioni sono diminuite sensibilmente (la circostanza riferita dal teste è stata riscontrata attraverso l’analisi della documentazione bancaria acquisita dalla PG operante).
Dall’analisi di tali conti infatti si evince che il Di Costanzo, ha versato in contanti sui conti correnti a lui intestati o comunque al medesimo in uso, negli anni 2007/2011, circa 200.000 €.  A ciò deve aggiungersi l’accertato tenore di vita del DI COSTANZO Angelo, apparso sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati: basti pensare che solo al Casinò di Venezia ha movimentato somme pari a due milioni e mezzo di Euro, nel periodo 2007/2013, con una perdita superiore a seicentomila Euro. Anche due gestori di punti scommesse, ALTIERI Santino e PEDONE Pasquale, hanno affermato che DI COSTANZO Angelo ha effettuato scommesse per importi considerevoli.
ALTIERI Santino dichiara: Orientativamente il DI COSTANZO, come già riferito, ha giocato all’incirca sui 200. 000 mila euro presso il nostro punto  gioco, pagati  i n contanti. con assegni suoi e non  ricordo se mi ha dato assegni intestati a terze persone, ma non di importi superiori a 5000 Euro.
PEDONE Pasquale conferma: Si, tra i clienti del comparto scommesse vi è il DI COSTANZO Angelo, sindaco di Alvignano. Ha iniziato a giocare con una certa frequenza nei primi mesi del! ‘anno 2008. E’ sempre stato uno dei miei migliori clienti,  giocava una media di circa due / tre mila euro a settimana. Questo è accaduto dagli inizi del 2008 sino alla metà del 2010.

 

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