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DRAGONI – Appalti pilotati: in comune non si muoveva foglia senza il consenso di Pagliaro e Facchini

Dragoni – Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua hanno messo in luce una serie di rapporti fra politica e imprenditori. L’informativa delle Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese  si è svolta per accertare il rispetto delle norme contrattuali ed in particolare dei termini di esecuzione ed ultimazione dei lavori appaltati ad imprese dai Comuni di Dragoni e Alvignano, con particolare riferimento all’applicazione della penale previ sta in caso di ritardata ultimazione dei lavori, consentivano di accertare non solo la sistematica mancata applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente in  materia  di appalti  pubblici  per  i ritardi nell’esecuzione delle opere, ma soprattutto come  alcune  imprese  si  fossero  aggiudicate  la quasi totalità degli appalti indetti dai predetti Comuni. Infatti  la D’ANGELO COSTRUZIONI S.r.l. avente quale legale rappresentante SCHIAVONE Claudio, si era aggiudicata ben 18 Appalti nel Comune di Dragoni, per un importo complessivo di Euro 6.000.000 Circa.
Secondo diversi esposti giunti alle fiamme gialle di Piedimonte Matese – scrive la Procura – La D’ANGELO COSTRUZIONI si era aggiudicata numerosi appalti  ad  evidenza  pubblica indetti dal Comune di Dragoni (CE), grazie all’appoggio connivente  del  sindaco  PAGLIARO Bruno  e del  responsabile  dell’ufficio Tecnico  -FACCHINI  Massimo.
Anche le dichiarazioni di Francesco Cecere, titolare dell’omonima ditta individuale specializzata in lavori edili, che ha concorso          ad  appalti       sul   Comune   di   Dragoni,   hanno  affermato come   fosse   evidente   che l’amministrazione  comunale  favorisse  –  sistematicamente  – la  D’ANGELO  COSTRUZIONI S.r.l., società che negli ultimi anni aveva di fatto monopolizzato i lavori pubblici banditi dall’ente comunale. Anche lui segnalava come nel corso dell’ultima gara cui aveva partecipato nel 2010, avente ad oggetto “Riqualificazione di Fontane, Pozzi, Abbeveratoi”, le valutazioni  della commissione di gara  non  fossero state per  nulla  eque a causa della evidente e ingiustificata sproporzione determinatasi tra i punteggi assegnati ai progetti delle prime due classificate e quelli conferiti  alle  restanti  ditte  concorrenti. Il Presidente della commissione di gara – Antonio D’ONOFRIO – al quale aveva manifestato il proprio disappunto, gli aveva lasciato chiaramente intendere che a gestire le gare di  appalto  era  PAGLIARO  Bruno, senza aggiungere  altro. Il D’Onofrio, sentito sulla circostanza, negava di averla mai riferita, ma dichiarava, in merito ad altra gara di appalto, ovvero quella avente ad oggetto i lavori di completamento e valorizzazione dei percorsi di accesso al castello medievale di Dragoni – per la quale, oltre a svolgere le funzioni di RUP, presiedeva la commissione di gara – di aver riscontrato una certa similitudine tra i progetti delle prime due ditte classificate, rispettivamente  la D’Angelo Costruzioni srl e la Edil Bianca.

 

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un commento

  1. Mister 20% sta tranquillo perchè i reati sono caduti in prescrizione.si godrà i milioni di euro