pietravairano. Ridesagnare la zona del paese costerà tanto alle casse del municipio. Per iniziare serviranno almeno 40mila per una mappa capace di definire la morfologia del territorio. Una mappa senza la quale l’autoritò di bacino e gli enti competenti non potranno esprimersi sulla eventuale riduzione della zona pericolosa nella quale non doveva essere costruito. Un divieto che non sempre è stato rispettato tanto che il tentativo di “restingemento” della zona a pericolo frane, sembra essere diretto proprio a salvare alcune delle abitazioni costruite negli anno scorsi nella zona rossa di Pietravairano. nei giorni scorsi si è sviluppato un primo incontro fra l’amministrazione comunale guidata da Francesco Zarone, il tecnico comunale, Vincenzo Cenname e i dirigenti dell’Autorità di Bacino. Una zona rossa, a Pietravairano, sistematicamente violata negli ultimi anni tanto che su questi fatti c’è – da tempo – una indagine dei carabinieri della stazione di Vairano, competenti per territorio. Da un lato c’è il timore di coloro che hanno realizzato abitazioni dove non era consentito, di dover abbattere quanto tirato su con forti sacrifici; dall’altro canto c’è la volontà da parte dell’amministrazione comunale di garantire le proprietà ma contestualmente la sicurezza di tutti i cittadini, anche di coloro che, magari approfittando di un “governo favorevole” non hanno esitato, negli anni scorsi a realizzare una casa nella zona rossa di Monte Cajevola.
Tagsautorità di bacino caserta francescp zarone pietravairano zona rossa
Guarda anche
Calvi Risorta / Maddaloni – Tragedia sfiorata sulla variante Anas, coinvolto maresciallo carabinieri forestale
Calvi Risorta / Maddaloni – “Ritrovarsi tipo in una scena di Final Destination con un …
40 000 e non 50 000 cosi è facile anche fare la pastetta sull’ incarico ?