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foto di repertorio

PIETRAMELARA – Traffico illecito di carburante, sequestro penale alla LTD: denunciato il fratello del sindaco Leonardo. La brutta figura dei politici

PIETRAMELARA – Traffico illecito di carburanti e altre violazioni penali, scatta il sequestro per l’impianto di stoccaggio e distribuzione del carburante all’interno dell’importante azienda di trasporti del paese che può essere riconducibile alla famiglia Leonardo, quella dell’attuale sindaco (tuttavia non interessato dalla vicenda, nè coinvolto nell’inchiesta).
Fra i due denunciati c’è proprio Fulvio Leonardo, fratello del sindaco Luigi. L’altra persona denunciata è Aldo Carlo Pascale di Roccaromana.
La notizia era stata anticipata da noi ieri  mattina, e questo era bastato per scatenare una serie di reazione e offese attraverso i social contro la nostra testata. Reazioni tipiche di atti intimidatori fatte da persone che probabilmente hanno poca familiarità con la libertà di stampa, con la legalità stessa e con la libertà di pensiero. I giullari sono sempre tanti, tutti pronti a difendere il proprio orticello nella corte.
Ma a questo siamo abituati e certamente non ci tiriamo indietro davanti alla minacce e alle offese, perché possiamo sempre dimostrare (come in questo caso con l’allegato della Finanza) di stare dalla parte della verità. Noi non siamo come alcuni politici di Pietramelara che ieri sera, proprio nel comizio di chiusura della campagna elettorale, a sostegno della lista guidata da Fernando Masella che raccoglie la “eredità” politica e morale delle amministrazioni di Luigi Leonardo, hanno urlato dal palco al complotto.
Come se la guardia di finanza si muovesse per far comodo a qualcuno. Quando, invece, l’azione attuata ieri dalle fiamme gialle a Roccaromana, parte da lontano e rientra in una più ampia inchiesta.
Quanta povertà di spirito e di intelligenza in chi pensa con due parole di risolvere un problema. Eppure sanno benissimo che il traffico di carburante in certe aziende è cosa vecchia.
Tuttavia, invece di tacere (la scelta sarebbe stata saggia) hanno tentato di oscurare tutto, senza risparmiare offese a chi, come noi, ogni giorno si espone in nome della verità e della legalità. A loro, probabilmente interessa ben altro.
Così, un tale Barriciello, noto per le sue “altissime capacità politiche”, ha scritto:  “Giornalaio” ;
un loro tifoso ci ha definito: “capre”;
altri ancora si sono avventurati in improbabili ipotesi di complotto per far comprendere alla gente che le notizie da noi riporate erano solo falsità scritte per favorire una parte politica.
Ma di falsità, dimostrano le carte, ci sono solo le loro.
A questo punto, una domanda sorge spontanea: se un politico – intenso in senso generale – riesce a mentire alla gente su un fatto così palese, eclatante e documentato, cosa altro potrà combinare? Quali interessi difende e nasconde? Quante altre bugie avrà o vorrà raccontare?
Dubbi atroci che attendono risposte.  L’ultimo pensiero deve essere per forza rivolto a qualche stolto e abusivo giornalista (per auto classificazione propria non certe perché iscritto all’ordine professionale) che è riuscito a pubblicare addirittura la smentita della persona interessata dal provvedimento, senza citare il nome dell’intervistato. Come fosse un fantasma. Una cosa da film orror.
Ecco il documento della guardia di Finanza, ai cittadini ogni considerazione su chi dice le bugie. (pace e bene)

La precisazione:
In merito alla vicenda l’assessore Pasquale Di Lauro ha inteso rimarcare la sua totale estraneità evidenziando che la frase “il lupo perde il pelo ma non il vizio” non era rivolta al nostro operato o alla vicenda al centro della polemica. Probabilmente siamo stati tratti in errore dalla presenza, appena sopra il post dell’assessore Di Lauro, di altro post offensivo del nostro operato.  Per questa ragione porgiamo le nostre scuse all’assessore  Di Lauro

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2 commenti

  1. Ah ma quindi la smentita della testata concorrente non è una smentita? Cioè uno fa un comunicato stampa in cui dice di non essere oggetto di indagine ma non dice neanche il suo nome e il giornalista gliela pubblica pure senza vedere se è vero o no.

  2. siamo sempre alle solite , siamo vittime da 10 anni di persone senza un minimo di dignita’, rinnegano anche se stessi…..a casa