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Gioia Sannitica – Acqua pubblica, Raccio non onora i debiti: tenta di far ricadere la colpa sui predecessori. Gioco di prestigio che i gioiesi pagano caro

Gioia Sannitica – Acqua pubblica non pagata, Michelangelo Raccio non onora gli accordi presi con l’azienda che gestisce il servizio. Da un lato incassa le somme che i cittadini pagano per la regolare fornitura idrica ma poi non versa il dovuto all’azienda. Come mai? Che fine fanno i fondi? Vengono utilizzati per altro?
Di certo il commune ha maturato un debito di circa 800mila euro verso la ex Casmez.  A rimetterci saranno sempre i cittadini gioiesi che dopo aver pagato le bollette per il consumo idrico, ora, dovranno sborsare altri 22mila euro, attraverso le loro tasse, per colmare gli interessi che l’ente dovrà pagare.
Tutto il resto sono chiacchiere inutili, le solite note trionfalistiche diramente dall’amministrazione comunale, attraverso i soliti giullari di corte, non spostano di una virgola il problema, al massimo possono nasconderlo sotto il tappeto.
Ma i numeri restano impietosi e dicono che l’attuale sindaco, già assessore della giunta Fiorillo, dopo aver sottoscritto proprio con l’amministrazione Fiorillo la regolazione del debito con Casmez, non ha onorato gli accordi. E che doveva esserre lui a rispettare gli accordi è certifcato dai numeri: Michelangelo Raccio diventa, infatti, sindaco il 25 maggio del 2014, appena dieci giorni dopo che l’ex primo Cittadino Mario Fiorillo, aveva sottoscritto l’accordo con Casmez. Inutile, ora, quindi, tentare di addossare la colpa ad altri, ai predecessori. Il timone della macchina amministrativa gioiese è nella mani di Raccio praticamente dal giorno dopo la sottoscrizione di quell’accordo che prevedeva di saldare il debito dell’acqua. Ma la macchina amministrativa,  non ha pagato nemmeno una rata di quell’accordo. Così lo scorso sette febbraio 2017 il creditore ha messo in mora il municipio costringendo Raccio a portare in consiglio comunale un nuovo accordo di transazione che prevede un aggravio di 22mila euro a carico dei cittadini. Il commune pagherà circa 120mila euro all’anno  fino al 2023.
I soliti maligni suggeriscono già: Raccio non pagherà nulla e tenterà di dare la colpa al prossimo sindaco!
Ma questa è solo una ipotesi cattiva.

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