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ALIFE – Cimitero, resti ossei nei sacchi dell’immondizia: solo cattiva amministrazione della cosa pubblica. Indagano i carabinieri

ALIFE – Quanto scoperto al cimitero di Alife potrebbe essere un classico esempio di cattiva gestione della cosa pubblica. Nient’altro. Nessun giallo, nessun mistero da svelare. “Semplici” riesumazioni di cadaveri, probabilmente per liberare loculi, non autorizzate. Introvabili, almeno per il momento, i registri nei quali dovrebbero essere segnate tutte le operazioni di sepoltura e riesumazione. Appare anche difficile capire chi in questi anni ha effettivamente gestito il cimitero di Alife e quali le responsabilità. Così, in questa assoluta anarchia,  alcune  morti – non si capisce bene se con la compiacenza dei familiari oppure no – sono stati riesumati e “sistemati” in sacchi neri, in locali all’interno del cimitero. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia del Matese per tentare di individuare le responsabilità del caso. Non si può del tutto escludere, sottolineano i soliti maligni, che , nella vicenda potrebbe anche innestarsi una lotta intestina alla macchina amministrativa. Infatti l’amministrazione comunale avrebbe avviato già da qualche tempo una azione disciplinare ai danni del dipendente comunale che fino a pochi mesi fa gestiva il camposanto. Speriamo che il caso possa servire, almeno, a suscitare un minimo di interesse da parte dell’amministrazione comunale per ridare il giusto decoro alla casa dei defunti. Una casa che oggi appare nel totale degrado e abbandono.

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