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VAIRANO PATENORA – Spaccio di droga, eroina e hashish nelle bare: la “prima volta” di Mancino

VAIRANO PATENORA -Diciassette persone finirono in manette nell’operazione Terra Bruciata. Fu la “prima volta” di Cosimo Mancino che finì in carcere insieme ad altre parsone. Subì, a seguito di quella indagine, una dura condanna. Pochi giorni fa il nuovo arresto, sempre per spaccio di droga. Anche se questa volta le accuse sono più leggere e soprattutto non c’è l’associazione. Mancino ha operato da solo.
Alcuni anni fa i carabinieri accertarono che la banda nascondeva la droga nelle casse da morto e nei carri funebri, per eludere i controlli e portare i carichi dalla Spagna sino a Napoli: da qui gli stupefacenti – eroina, hashish, marijuana ed ecstasy – venivano rivenduti in Molise, in Umbria e in Calabria a costi triplicati.  I militari eseguirono 17 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Dda di Napoli, dopo che l’inizio dell’inchiesta era stato coordinato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, porto abusivo di armi ed estorsione. Con Mancino, in quella retata, finirono altre persone dell’area del Vairanese.  Per trasportare la droga  l’organizzazione si serviva anche di auto cisterne e bisarche con vetture incidentate o usate.

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