GIOIA SANNITICA – La gara di appalto per l’ampiamento della rete fognaria a Gioia Sannitica potrebbe rappresentare un autentico miracolo. Infatti, sono ben 23 (ventitré) le imprese che hanno deciso di sfidarsi per l’aggiudicazione dei lavori il cui importo sfiora i due milioni di euro. Il miracolo potrebbe essere rappresentato proprio dal numero di imprese partecipanti. Infatti, basta scorrere la storia (milionaria) più recente degli appalti a Gioia Sannitica per constare che, spesso, partecipavano tre o quattro imprese. Ora, invece, dopo il terremoto giudiziario che ha condotto all’arresto di uno degli imprenditori monopolizzatore degli appalti gioiesi, ecco presentarsi ben 23 imprese. Significherà qualcosa?
Ma c’è un altro aspetto della vicenda che lascia riflettere: il responsabile del procedimento è il geometra Melillo. La domanda sorge spontanea: che fine ha fatto l’infallibile ingegnere Romano? Se non ci fosse stato il terremoto giudiziario dello scorso settembre, si sarebbe lasciato scappare l’occasione di essere responsabile unico di procedimento in una appalto così importante?
Ma c’è di più. Anche la commissione di gara appare cambiata, infatti, in precedenza (prima del terremoto giudiziario) la “formazione titolare” appariva quasi sempre la stessa: Grandetti, Melillo e Romano.
E poi dicono che i miracoli non esistono!
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