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PIEDIMONTE MATESE / GIOIA SANNITICA – Appalti e tangenti al Sannio Alifano, 30mila euro consegnati a Cappella nel pacco delle mozzarelle

PIEDIMONTE MATESE / GIOIA SANNITICA – Il venerdì prima della domenica delle Palame, del 2014, un imprenditore – oggi divenuto collaboratore dsi giustizia – conmsegnò un pacco di mozzarelle all’allora presidente delò Sannio Alifanbo, Pietro Andrea Cappella. All’interno, oltre alle mozzarelle, c’erano 30mila euro in contanti. Era l’acconto sulla tangente per assicurarasi una gara di oltre 4milioni di euro.
Tutto scritto all’interno dell’ordinanza dell’Antimafia di Napoli che ha condotto all’arresto di 69 persone, ci sono le dichiarazioni rese da Renato Caterino, detenuto,  è un imprenditore che ha partecipato a numerosi incanti pubblici. Egli, soprattutto, è legato da rapporti di parentela con Antonio Iovine,  attuale collaboratore di giustizia. Dopo il suo arresto CATERINO ha scelto di iniziare una forma di “collaborazione” con la Giustizia rendendo diverse dichiarazioni auto ed eteroaccusatorie. Le stesse sono attualmente al vaglio dell’Ufficio del P.M.; quelle rese in relazione alla gara in esame appaiono molto significative per due ordini di ragioni. Riferiscono di fatti di cui il CATERINO ha diretta conoscenza, sono ampiamente autoaccusatorie, non chiamano in reità un -soggetto specifico e dunque non possono essee mosse da fini calunniatori, ed infine trovano riscontri in  atti  (anche  in  merito  al  suo specifico interessamento alla gara in esame realtiva al Sannio Alifano. Caterino, infatti, interrogato in data 7 giugno 2016 e senza essere a conoscenza delle indagati di cui al presente procedimento, così ha riferito a proposito della gara  d’appalto  in questione:
‘Nel 2014 il Consorzio di Bonifica Sannio/Alifano bandì due gare d ‘appalto per l’importo rispettivamente di complessivi  4.200.000 euro e 4.400.000 euro. Essendo io interessato a tali lavori, m’informai con il presidente  Pietro  CAPPELLA  il quale mi riferì che per  il primo  appalto  non  era possibile  accontentare  le mie  richieste  dato che era già  stato promesso a Luigi IMPERADORE, cosa che mi confermò anche il Dott. PEPE, mentre per il secondo  si sarebbe  impegnato personalmente  per farmelo  aggiudicare  a fronte  di  un contributo pari  al  7% dell’importo  totalmente  appaltato  ed  un preventivo  acconto  di 30.000 euro che io consegnai a lui personalmente in contanti il venerdì prima della domenica delle palme del 2014, nascosti in un contenitore in polistirolo nel quale oltre al denaro erano contenuti 2 Kg di prodotti caseari. Quel giorno ricordo che pioveva e scese il segretario personale  di CAPPELLA a prendere  il pacco.  Considerato però  che l’iter dell’appalto procedeva a rilento e non avevo più notizie, m’incontrai con il Dott. Fabrizio PEPE Presidente della Comunità Montana nonché Direttore Amministrativo del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, presso gli uffici del primo Ente, ed  in quella sede mi disse che c’era una volontà politic forte che premeva per dirottare le grazie dell’Ente per questo appalto verso un’altra società. Personalmente.’ per quanto concerne il personaggio politico forte, pensai si trauasse dell”on. GRAZIANO in quanto lo stesso PEPE in quella circostanza mi chiese di appggiarlo alle prossime elezioni regionali ma rifiutai data la nostra appartenenza politicd al centro destra. L’appalto in argomento dunque, ovvero quello di 4.400.000 Euro fu  aggiudicato alla società Edil BRETTO  (o simile) di Casal di Principe con sede legale ad Aversa per  la  quale  era  socio  di  fatto  Alessandro  ZAGARIA  del  ristorante  IL  TEMPIO  di  Casapesenna     che  spesso  ho incontrato  personalmente.   specialmente  nell’ultimo  periodo,  in  compagnia  del  Dott. Fabrizio  PEPE  presso  gli  uffici  della  Comunità  Montana.  Faccio presente  che di quei  soldi consegnati a Pietro Andrea CAPPELLA non ho più avuto contezza nè tantomeno restituzione. Dopo le mie sonore proteste anche nei confronti del presidente CAPPELLA nella sede del GAL, ente di produzione del turismo del Matese, mi venne promesso che avrei recuperato sull’appalto gestito dalla comunità montana per dissesto idrogeologico finanziati dal ministero dell’agricoltura“.

La precisazione di Cappella:
Il sottoscritto Pietro Andrea cappella in merito a quanto pubblicato sul vostro portale si ritiene e si dichiara completamente estraneo a tutto quanto riportato, e resta fiducioso nell’operato della Magistatura (Pietro Cappella)

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2 commenti

  1. ….e pensare che c’è gente che non può permettersi neanche una mozzarella!!!

  2. gioiese incazzato

    Vergogna, sei la vergogna di gioia sannitica, e pensare che c’è gente che ancora ti lecca il culo. Zezzenella is over… spero che dopo tante porcate pagherete tutto, ne manca ancora uno all’appello, l’ingegnere che per ora dorme ancora a casa sua, si spera ancora per poco. Siete responsabili della distruzione dei nostri paesi e dovete pagare tutto, vergogna. Prima o poi… sarete inchiappettati selvaggiamente ma purtroppo è troppo tardi. Le nostre zone sono morte e difficilmente si riprenderanno.