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GRAZZANISE / PIGNATARO MAGGIORE – Affari e Camorra, arrestato l’uomo di Zagaria: aziende sotto sequestro

GRAZZANISE / PIGNATARO MAGGIORE – Nelle prime ore della mattinata odierna, in Capua (CE), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su proposta della locale DDA, nei confronti dell’imprenditore ZAGARIA Francesco, detto “Ciccio ‘e Brezza”, ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni. L’attività investigativa ha consentito, tra l’altro, di acclarare il ruolo apicale, assunto dall’indagato, nell’ambito del “clan dei Casalesi – fazione Zagaria”, con mansioni di capo zona dell’area dei comuni di Grazzanise, S. Maria La Fossa e Capua. Secondo l’accusa Zagaria gestiva, fra le altre cose, anche una bisca clandestina, nel comune di Grazzanise, i cui proventi venivano trasferiti nelle casse del clan. A Pignataro Maggiore, invece, è finita sotto sigilli l’azienda del latte Agatè, che gli inquirenti ritengono riconducibile alla moglie di Francesco Zagaria. Stessa sorte per un’altra azienda casearia – Gusto Latte srl – e per un’azienda di costruzione edile, la Effezeta.
Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti dell’imprenditore capuano di origini casapesennesi ZAGARIA Francesco, nato a Napoli il 23.02.1966, già al cenh·o di attività investigative volte alla cattura dell’allora latitante e suo lontano parente ZAGARIA Michele, poiché ritenuto responsabile di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e intestazione fittizia di quote sociali di imprese operanti nel settore caseario e dell’edilizia. L’operazione è frutto di una attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma, pienamente riscontrata da convergenti dichiarazioni rese da importanti collaboratori di giustizia, particolarmente addenh·o alle dinamiche dell’organizzazione camorristica in parola. L’attività investigativa ha consentito di circostanziare, ha gli altri, il ruolo apicale rivestito da ZAGARIA Francesco, detto “Ciccio ‘e Brezza”, ha  i referenti privilegiati del boss ZAGARIA Michele, con mansioni di capo zona dell’area c. d. dei “mazzoni” (Grazzanise, S. Maria La Fossa, Capua, Brezza e zone limitrofe), che godeva di piena fiducia da parte del capo clan latitante, tanto da essere uno dei pochissimi a interfacciarsi personalmente con lui. Inoltre, è stato documentato che ZAGARIA Francesco gestiva ath·averso suoi adepti (anch’essi indagati), una bisca clandestina avente sede a Grazzanise (CE), i cui utili venivano verosimilmente riversati nelle casse del clan.  E’ stato accertato, ancora, che ZAGARIA Francesco era il titolare di fatto delle società EFFEZETA Sri con sede le gale a Santa Ma r ia Capua Vetere, operante nel settore edile, e GUSTO LATTE Srl con sede  legale  a  Capu a,  con  insegna  “CASEIFICIO  AGATHE”, operante nel settore caseario, entrambe intestate a prestanome al fine di eludere le disposizioni in materia di confisca e prevenzione. Proprio con la citata EFFEZETA Srl ZAGARIA riusciva a partecipare e ad aggiudicarsi gare d’appalto indette da Enti pubblici, tra cui lo stesso comune di Capua.

Contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere veniva eseguito il decreto di sequestro di ambedue le società riconducibili alf indagato.

 

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