BAIA E LATINA – Era accusato di aver tentato di uccidere la nipote con una coltellata alla gola, il pubblico ministero ha chiesto oltre sette anni di carcere. Il giudice, invece, accogliendo la tesi della difesa, ha inflitto una condanna a due anni di carcere con il beneficio della pena sospesa. Si chiude così la vicenda giudiziaria di primo grado, nata da alcuni fatti accaduti nel novembre del 2013. Protagonista è Antonio Papa, 85 anni, di Baia e Latina. L’anziano, nell’immediatezza dei fatti, venne arrestato – dai carabinieri di Pietramelara, guidata dal maresciallo Mariano – con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di una sua parente. Una accusa subito dopo tramutata in lesioni aggravate. Papa si è sempre difeso affermando che fra lui e la sua parente – la 27enne Ester Mancini – ci sarebbe stata solo una accesa discussione durante la quale lui non avrebbe usato alcuna violenza contro la donna. Ester sarebbe caduta da sola finendo sui cocci di un piatto che lei stessa aveva fatto cadere durante la discussione. Nettamente contrapposta la tesi della donna che invece ha sempre confermato l’accoltellamento. La vicenda accaduta nel piccolo centro di Baia e Latina ha visto come protagoniste, oltre al Papa – due 27enni, amiche per la pelle, legate anche da un filo di parentela. Un legame che si rompe quando una “ruba” il marito all’altra. L’imputato è stato difeso dagli avvocati Ernesto De Angelis e Felice Schiavone
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