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ROCCAMONFINA – Fondazione Nicola Amore, ancora un “colpo di teatro”. Feole appare il vero sindaco del paese

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi) – Oramai la Fondazione “Nicola Amore per Roccamonfina” è diventato un vero e proprio caso a Roccamonfina che da quasi due anni sembra aver monopolizzato le attenzioni dell’amministrazione comunale. Nel corso del consiglio comunale tenutosi giovedì sera, la maggioranza consiliare, con il supporto dell’ormai ex consigliere di minoranza Ludovico Feole (assente il suo braccio destro Michele Cestrone) ha deliberato con immediata esecutività, la revoca dell’intero Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Nicola Amore per Roccamonfina” Onlus composta da Tommaso Fusco, Patrizia Nafisio, Emma Petrillo (presidente), Alberto Santantonio e Valeria Zarli, per sostituirli con Bruno Aruffo, Silvana Cunto, Maria Di Petrillo, Giuseppe Fusco (si parla che sarà il nuovo presidente) e la riconfermata Valeria Zarli. L’argomento, ovviamente, ha scaldato parecchio gli animi tra la maggioranza consiliare l’unico frammento di minoranza rimasta al suo posto e composto da Vittorio Santantonio ed il nuovo entrato (al posto di Letizia Tari) Italo Di Biasio.  Infatti, i due consiglieri di minoranza hanno per l’ennesima volta ribadito che si sta trattando di un atto illegale in quanto, trattandosi di una Fondazione e non di un Ente Morale, la competenza per le revoche spetta solo alla Regione e non al consiglio comunale, quest’ultimo deputato esclusivamente a sostituire un dimissionario. “Mio caro sindaco – ha dichiarato il consigliere Italo Di Biasio – Lei si sta rendendo artefice della fine della Fondazione”. Lo stesso sindaco Carlo Montefusco è sembrato alquanto perplesso sulla decisione adottata, essendo pressato fortemente in maniera particolare da determinati consiglieri di maggioranza, Feole compreso. Nella solita “lezione politica” del dinosauro della politica locale, Ludovico Feole ha ribadito che tale decisione sarebbe stata un atto dovuto dell’amministrazione comunale, in quanto tra i membri della Fondazione ed i componenti della maggioranza consiliare non correrebbero dei buoni rapporti. “Bisogna rispettare le volontà del compianto Nicola Amore – ha dichiarato Feole – il quale nel suo testamento scrisse che i suoi beni donati alla popolazione di Roccamonfina dovevano servire per aiutare i poveri del paese”. Forse Feole dimentica che si tratta di una volontà espressa circa 150 anni fa, ed il mondo in questi tantissimi anni è cambiato, così come sono cambiate le abitudini e lo stile di vita delle persone, oltre ad aver dimenticato che nella sua lunghissima sindaca tura passata l’allora Ente morale “Nicola Amore” non avrebbe realizzato proprio nulla in tal senso. Intanto, per quanto riguarda queste revoche, tra i “vecchi” membri della suddetta Fondazione e gli amministratori di maggioranza è in corso un procedimento legale, per cui bisognerà solo attendere l’esito della “giustizia”.

 

 

 

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