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TEANO / SESSA AURUNCA – Ambito Sociale, Oliviero tenta di scippare il comando a Teano. Esplode la protesta dei sindaci

TEANO / SESSA AURUNCA  (di Antonio Migliozzi) – Ambito Territoriale sociale, Gennaro Oliviero tenta lo scippo alla storica sede di Teano. Dopo i numerosi tentativi falliti negli anni passati, ora, Oliviero ci prova attraverso la modifica della legge regionale che regola la materia. Nel frattempo Oliviero, attraverso i sindaci di Cellole – Angelo Barretta – e quello di Sessa Aurunca – Silvio Sasso – sta cercando di paralizzare l’operatività dello stesso Ambito. Infatti i due sindaci – presi per mano e portati alla guida dei rispettivi municipi dall’azione politica diplomatica di Gennaro Oliviero –  non hanno sottoscritto il piano operativo dell’Ambito. Chissà se i tanti “tifosi” di Teano di Oliviero, coloro che nei mesi scorsi erano pronti a stendere tappeti rossi al suo passaggio, sono contenti per il prossimo “scippo”.
L’idea di Oliviero è semplice, ma micidiale al tempo stesso: modificare il metodo di voto all’interno dell’Ambito con il voto ponderato che, chiaramente favorisce i comuni grandi, quindi Sessa Aurunca, a scapito di tutti gli altri.
Domani mattina, primo giorno di marzo 2017, il consiglio regionale della Campania si troverà a votare l’emendamento “Misure per l’efficientamento dell’attuazione degli obiettivi fissati dal DEFR 2017 – Collegato alla stabilità regionale per il 2017”.
All’articolo 5, viene aggiunto il seguente comma: il comma 3 bis, articolo 19, della L. R. 11/2007, è così sostituito “3 bis. I comuni che compongono gli ambiti territoriali, così come individuati dalla presente legge, attraverso i propri rappresentanti individuano, a maggioranza assoluta, il Comune capofila con il sistema del voto ponderato per abitante. Non concorrono a costituire tale maggioranza i rappresentanti degli altri enti istituzionali”. Protestano i sindaci di numerosi comuni dell’Alto Casertano che vedono nell’iniziativa di Oliviero  una vera prepotenza. Al tal proposito, il sindaco del comune di Rocca d’Evandro Angelo Marrocco, in accordo con tutti i sindaci dell’Alto casertano, ha scritto una missiva indirizzata ai deputati regionali Giannini, Bosco e Grimaldi: “Caro onorevole, a firma di Oliviero, sta passando un emendamento sul valore del voto dei comuni dell’ambito socio – assistenziale di Teano. Il valore del voto dei sindaci o dei loro delegati sarà un voto ponderato sul numero di residenti dei comuni. Ciò va solo a beneficio dei grandi comuni e quindi di Sessa Aurunca. E’ un vero e proprio esproprio dei diritti dei comuni piccoli. Non stiamo gestendo un bene materiale come i rifiuti, l’acqua ecc.. Stiamo gestendo il disagio sociale che dobbiamo assistere con la stessa dignità e capacità di rappresentanza dei comuni piccoli e grandi. Le situazioni di disagio di un comune non trovano soccorso nella dimensione e nel peso ponderato della rappresentanza nel ruolo istituzionale del proprio comune. Cerchiamo, allora, di impedire questo sopruso”.

Dura anche la reazione del sindaco di Presenzano, Andrea Maccarellli:Apprendo con stupore della proposta di emendamento presentata dall’on. Oliviero Non si possono spogliare i comuni di un diritto in base alla popolazione residente. In questo particolare momento in cui anche la congiuntura economica gioca a sfavore dei nostri territori , sarebbe auspicabile una attenzione maggiore da parte della regione verso l’erogazione dei servizi alle popolazioni locali , anche e soprattutto ai cittadini meno abbienti , piuttosto che assistere , come accade ormai da anni , a dinamiche ed interessi prettamente politici che nulla hanno a che fare con i reali bisogni della gente . Del resto non è possibile solamente pensare che i grandi centri possano fare a meno delle piccole comunità come le nostre e viceversa , bensì bisognerebbe lavorare ad una vera integrazione dell’intero territorio . Auspico un maggiore confronto è una maggiore concertazione con noi sindaci su aspetti così importanti per garantire il buon funzionamento dei vari enti territoriali . Ad ogni buon modo su tale questione me ne farò portavoce anche presso l’esecutivo dell’ANCI REGIONALE , di cui sono membro , per un maggior coinvolgimento dei piccoli comuni e scongiurare una deriva troppo centralistica “.

 

 

 

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