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L’AQUILA – Inaugurato ad Onna l’ambulatorio realizzato con il contributo dei santangiolesi


L’AQUILA. Inaugurato ad Onna l’ambulatorio medico realizzato con il contributo della città gemella di Sant’Angelo d’Alife. La cerimonia si è tenuta stamattina nell’ambito delle celebrazioni relative alla 718esima Perdonanza Celestiniana,  la tradizionale manifestazione storico-religiosa in onore del Papa del “gran rifiuto”.  Un evento che si svolge da oltre sette secoli, precisamente dal 1294, quando il frate eremita Pietro Angeleri da Morrone fu incoronato Papa nella Basilica di Collemaggio con il nome di Celestino V. Come da tradizione, anche quest’anno, presente una delegazione del piccolo centro matesino. Delegazione capeggiata dal parroco Don Mario Rega, il quale, rivolgendosi alle autorità civili e religiose e alle migliaia di fedeli presenti, ha lanciato un messaggio carico di speranza e solidarietà. “Sono qui – ha esordito Don Mario Rega – in nome della popolazione di Sant’Angelo d’Alife perché finalmente è stato realizzato il manufatto promesso dopo il terremoto: un atto d’amore. Tante vicissitudini ne hanno rallentato la concretizzazione, ma finalmente ce l’abbiamo fatta. Nel chiedervi scusa per il ritardo – continua – , vi riconfermo la solidarietà e l’affetto che, come allora, nella mia comunità è ancora vivo per voi. La natura dell’uomo, attraverso cui è riconducibile la qualità del suo essere, è quella di rapportarsi agli altri con la capacità del dono gratuito di se stesso e delle proprie cose, qualità che in questi tempi, contrassegnati dalla teoria del profitto a tutti i costi, sembrava scomparsa. Essa è venuta fuori forte e determinata proprio in seguito al terremoto dell’Aquila e, ultimamente, anche a quello dell’Emilia. L’amore e la solidarietà – conclude Don Mario – sono i segni evidenti del ritrovamento dell’essenza dell’uomo, quella vera, che cancella e annienta le false illusioni, i falsi ed ingannevoli idoli, in mezzo alle tempeste della vita, al vacillare delle certezze proprie dell’era del benessere, alla crisi incombente, allo spettro di una nuova e profonda povertà”. (Francesco Mantovani)

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3 commenti

  1. Alfonsina Natale Coordinatrice Circolo PD Sant'Angelo d'Alife

    Questo è alla base del cammino di crescita di una comunità:non la teoria del profitto,ma dell’amore e della solidarietà.

  2. Ex Santangiolese

    Dopo 3 anni non credo che serva ancora un ambulatorio medico ad Onna o all’Aquila. Serviva nei primi mesi, come gli aiuti e i soccorsi, ma non dopo 3 anni. Certo un dono è sempre gradito, ma visto che ci avete impiegato tanto tempo perchè non cambiare il tipo di dono?
    Di casette di legno e di container ce ne sono fin troppe, invece di case, scuole, uffici, piazze, non ce ne sono più. Mi chiedo dunque, anzicchè perseverare con questo ambulatorio medico, perchè questi soldi non sono stati stanziati, donati in cose più utili?
    Nonostante tutto il risultato è stato raggiunto, meglio tardi che mai e, anche se le polemiche che si possano fare e dire sono infinite, ribadisco: un dono non si rifiuta mai.
    Testimonianza del terremoto 2009

  3. cittadino libero

    Se non ho i soldi per la ferrari non la compro e mi accontento della piccola utilitaria. Con le possibilità del nostro comune si è fatto il possibile e se si poteva fare di più credo lo si sarebbe fatto. Da ex santangiolese la critica era sicura ma qualche abitante dell’aquila credo che il gesto di solidarietà se pur piccolo l’ha apprezzato e se tra 20 anni passerai davanti all’ambulatorio o quel che ne faranno potrai dire ai tuoi figli: ” Vedete questo è stato un piccolo dono della comunità dove sono nato/a e cresciuto/a “. E’ peccato criticare sulla solidarietà, ricordalo, in quel dono ci sono i soldini dei tuoi paesani e di certo nel nostro paese non ci sono sceicchi. RISPETTACI da ex santangiolese.