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Sessa Aurunca – Lettera aperta della consigliera Sasso al sindaco: “ecco perchè avrei votato la sfiducia”

Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – Maria Teresa Sasso scrive una lettera aperta a Sasso: “ecco le ragione del perché avrei votato la sfiducia al sindaco”. La consigliera comunale del circolo Angelo Vassallo, Maria Teresa Sasso, con una missiva si rivolge direttamente al primo cittadino Silvio Sasso e spiega le ragione del perchè avrebbe votato la mozione di sfiducia che non si è potuta discutere per la mancanza del numero locale: “stasera, con immenso dolore, avrei votato la mozione di sfiducia. Signor Sindaco, a dieci mesi dalle elezioni riprovo un’emozione tanto forte  che poche volte ho provato nella mia vita, pari forse, seppur contraria, a quella del giorno in cui realizzai di essere stata eletta a rappresentare i miei concittadini in consiglio comunale. La gioia e il disorientamento provato in quel 9 giugno di un anno fa, quando sentii sulle mie spalle la responsabilità di un popolo, e non solo di coloro che avevano scritto il mio nome su una scheda ma soprattutto di coloro che non lo avevano fatto, fu breve, poiché immediatamente si profilò un lavoro difficile allorquando l’uomo in cui avevo posto la mia totale fiducia iniziava a palesarsi. Lei, Signor Sindaco, già all’indomani della sua elezione ha iniziato la politica del veleno, cercando in ogni modo di mortificarci e di creare disagio e disappunto tra gli eletti. Sa, nella vita reale quella che ho scelto, oltre ad essere madre e moglie, esercito la professione di docente e ho sempre creduto e insegnato che le differenze fossero arricchimento, che le diversità di pensiero e opinioni fossero espressione della libertà e  base della democrazia. Purtroppo, in questi mesi, lei ha voluto dimostrare il contrario, ha cercato di giocare con le persone come se fossero pedine di uno scacchiere chiaro solo a lei, seminando spesso odio e rancore, distruggendo rapporti personali decennali senza riuscire ad addivenire ad alcun risultato se non separando taluni e unendo altri.  La politica del fango contro chi le era accanto, contro chi l’ha preceduta, contro chi osava indirizzarla verso una strada che fosse utile al bene della collettività, ha paralizzato una città intera, ha portato allo stremo delle forze ognuno di noi attraverso lotte verbali e psicologiche, ha bloccato la giunta, signor Sindaco, la SUA GIUNTA!!! In un lontano, eppur vicino nel tempo, consiglio comunale le dicemmo che in democrazia non è ammissibile un governo con “un solo uomo al comando”, voleva essere un indirizzo, un ammonimento, un consiglio ma non è stato in grado di coglierlo. La lista dei suoi errori continua nell’utilizzo personale e propagandistico del web come mezzo, secondo lei, per raggiungere la collettività, nella realtà ancora una volta usato per ferire, per tradire, per colpire coloro che cercavano di ricordarle che aveva assunto un impegno con un popolo già martoriato, sofferente, molto spesso abbandonato e che io, accanto a lei, in qualità di consigliere comunale di maggioranza, non potevo migliorare, aiutare, perché affossata, brutalmente lasciata fuori dalla macchina amministrativa. Signor Sindaco, ho fallito e da qui il mio dolore, ho fallito perché non sono riuscita a portare a termine ciò che avevo promesso ai miei concittadini, quello che avrei voluto per la mia città. Ho fallito perché ho creduto in lei, ho riposto in lei la mia fiducia al pari dei miei concittadini e avendo riconosciuto il mio fallimento e non volendo più perpetrare nell’errore, stasera, per il bene della mia città, non posso accordarle la fiducia e confermo la mia MOZIONE DI SFIDUCIA  nei suoi confronti”.

 

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