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CASERTA – PASTAREGGIA JUVECASERTA SI ARRENDE AL PALACARRARA DI PISTOIA

CASERTA (di Emanuele La Prova) – Ennesima serataccia per la PastaReggia JuveCaserta, che nel posticipo della quarta giornata del girone di ritorno, si arrende al PalaCarrara di Pistoia, allenata dall’ex Enzo Esposito, grande protagonista dello storico scudetto del 1991. La squadra, eccetto pochi giocatori, è apparsa svogliata , stanca e leziosa fin dal primo quarto. Per ben tre volte nei primi 10 minuti, i bianconeri hanno perso il pallone  nella propria area piccola, mentre stava riprendendo il gioco, e per tre volte i toscani hanno trovato punti semplicissimi, indisturbati dalla difesa campana. In serie A , queste scene sono imbarazzanti: così come lo sono state le prestazioni di Gaddefors ( che sta giocando con 3 punti di media) e Giuri, a cui non riesce nemmeno il più semplice dei passaggi. Gli unici che ieri hanno provato a salvare il salvabile, sono stati Putney , Sosa e Diawara. Un elogio speciale va allo statunitense, arrivato in estate tra mille polemiche riguardanti il suo fisico ed il suo possibile impiego : questo ragazzo sta dimostrando a tutti di essere invece una delle migliori ali del nostro campionato, conquistando inoltre anche la chance di andarsi a giocare la gara delle schiacciate, in programma domenica prossima. E’ grazie alla sua grinta ed alle sue stoppate, se la Juve va all’intervallo lungo sul quaranta pari. Ma, si sa, la pallacanestro è un gioco di squadra, ed il talento di un singolo, non sempre spacca in due le partite. Nel terzo quarto Pistoia inizia a fare sul serio, con un Ronnie Moore ( altro grande ex ) ispiratissimo, e con Boothe e Crosariol che mangiano letteralmente in testa ad un irriconoscibile Mitchell Watt. I bianconeri non riescono a prendere un rimbalzo, concedendo infiniti extra pass alla Flexx, e piano piano la partita scivola via. Senza alcuna idea di gioco, Caserta si arrende, e dopo un quarto periodo vergognoso per la poca intensità messa in campo, l’arbitro manda tutti a farsi la doccia. Il punteggio finale dice 77-64 per i biancorossi di Esposito. La stagione bianconera adesso è ferma ad un bivio. Continuare così, vorrebbe dire perdere definitivamente il treno playoff, e consegnare un’ennesima stagione al dimenticatoio. Quello che l’ambiente chiede ai suoi giocatori è semplicemente di metterci il cuore , e di onorare una maglia storica come quella della Juve. I tifosi sono stanchi di vedere giocare con i propri colori, gente che usa la canotta bianconera solo come trampolino di lancio per la propria carriera. La gente inizia ad essere stufa di comprare il biglietto per andare a vedere una squadra senza un’idea di gioco, senza schemi offensivi, allo sbaraglio totale. Stiamo parlando comunque di una piazza che sa cosa vuol dire essere campione d’Italia, ed allo stesso tempo conosce bene l’inferno della retrocessione. Tutto quello che si chiede ai giocatori, è di uscire dal campo con la maglia sudata, consapevoli di aver dato il massimo in ogni singolo possesso. Domenica prossima ci sarà la sosta in occasione della Coppa Italia. Solo due bianconeri parteciperanno alla manifestazione : Putney sarà protagonista nello Slam Dunk contest, mentre Cinciarini scenderà in campo per la gara dei tiri da tre punti. Tra due settimane invece, al Palamaggiò , andrà in scena la sfida più attesa dell’anno : arrivano i rivali storici, i nemici di sempre, l’Armani Milano. Per ogni casertano, questa partita avrà sempre un sapore diverso rispetto alle altre. Nella Reggia del basket, la Juve tenterà lo sgambetto alla superpotenza del basket italiano.

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