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ROCCA D’EVANDRO. PRODUZIONE FERTILIZZANTE: IL SINDACO RISPONDE A MARANDOLA

ROCCA D’EVANDRO ( di Antonio Migliozzi ) – Il sindaco Angelo Marrocco, in questi giorni ha risposto al consigliere di minoranza Ivan Marandola in seguito alla sua richiesta che vedeva come oggetto la sala polifunzionale per dibattito pubblico circa l’impianto di produzione di terriccio – fertilizzante agricolo biologico ricavato dalla frazione umida dei rifiuti. “Caro consigliere Ivan Marandola – è stata la risposta per mezzo missiva del sindaco – premesso che la cultura dell’amministratore, al quale, tramite la presente nota rispondo, mi impedisce di immaginare un atteggiamento amministrativo ostativo all’eventuale ambizioso progetto di realizzazione di un eco – bio – impianto di produzione di fertilizzante agricolo da ricavare dalla decomposizione assistita della frazione umida della raccolta differenziata; considerato che la maggioranza dei componenti dell’amministrazione comunale di Rocca d’Evandro operano alla ricerca di attività produttive non nocive, da insediare sul territorio, per far fronte al grave disagio economico che procura il perdurare di una disoccupazione che tuttora non offre prospettive di soluzione; sicuro che un eventuale impianto avrebbe esclusivamente risvolti economici positivi per tutte le famiglie di Rocca d’Evandro, sia tramite l’occupazione che tramite l’alleggerimento delle bollette dei rifiuti; ma ritenuto soprattutto che al momento si sta facendo guerra alle stelle, in quanto per un simile impianto a Rocca d’Evandro si nutrono solo speranza positive per la collettività, ma non c’è alcuna certezza sul finanziamento di esso; dovendo inoltre tutti i consiglieri comunali o quantomeno la maggioranza di essi occuparsi consapevolmente di informare la collettività sulla opportunità dei benefici di una simile realizzazione, soltanto dopo che i provvedimenti regionali siano stati decretati e quindi documentabili ai cittadini; assicurandoti che la responsabilità è stata e rimane tuttora e sempre una sacrosanta ed assoluta priorità, e che pertanto mai la mia amministrazione imporrebbe alla propria collettività una attività sul territorio senza il consenso di essa, da ottenere dopo attenta e scrupolosa informazione sui benefici per l’economia delle famiglie, nell’assoluta certezza della sua innocuità; richiamando infine all’attenzione di tutti, consiglieri compresi, che il sindaco di questa collettività ha investito la sua lunga ed impegnata attività professionale alla informazione, alla prevenzione, alla tutela ed alla cura della salute delle persone in qualità di medico. Non è permesso ad altri, allora, al di fuori della maggioranza consiliare, rappresentata dal sindaco in carica, di utilizzare l’oggetto, di utilizzare locali pubblici per divulgare opinioni personali circa notizie riguardanti l’oggetto, non supportabili da documentazioni ufficiali. Pertanto caro consigliere comunale con la presente concludo negandoti la tua richiesta, rinnovandoti l’assicurazione che sarà cura del sindaco, in rappresentanza della maggioranza del consiglio comunale, a tenere pubblico dibattito al fine di informare ufficialmente i cittadini di Rocca d’Evandro sulla attività da realizzare, dopo l’acquisizione del necessario consenso collettivo”.