GIOIA SANNITICA – Appalti truccati, eseguito, dopo diversi rinvii, l’incidente probatorio necessario sui supporti informatici sequestrati lo scorso settembre agli indagati. Ora, nel giro di poche settimane, le apparecchiature elettroniche degli indagati, finite sotto sequestro lo scorso settembre, potrebbero ritornare nelle mani degli indagati. Sarà un perito di Milano ad analizzare i dati contenuti all’interno dei supporti elettronici sequestrati agli indagati dell’inchiesta “Assopigliatutto”. Un nome che deriva direttamente dalla capacità di Luigi Imperadore nel condurre il “gioco” nelle gare di appalto alle quali partecipava. Questa l’accusa su cui la Procura ha fondato tutta l’indagine. La vicenda e quindi l’indagine ruota intorno alla figura di Luigi Imperadore – dominus del gruppo Termotetti di Gioia – che ancora oggi si trova agli arresti domiciliari. Le accuse contro Imperadore hanno convinto, in buona sostanza, anche i giudici del riesame di Napoli hanno analizzato l’impianto accusatorio mosso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Luigi Imperadore e il suo braccio destro, Francesco Raucci, scrivono i giudici partenopei, agivano per trarre arricchimento personale
Tagsalto casertano alvignano assopigliatutto caserta luigi imperadore piedimonte matese termotetti
Guarda anche
Roccaromana – Servizi sanitari, Pelosi: ecco i progetti che interessano il nostro paese
Roccaromana – “Ho preso parte, presso la sala consiliare del Comune di Caserta, alla Conferenza …
Vuoi dire…vacanza domiciliare…queste persone devono stare in galera