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DRAGONI – Ponte Margherita, il comitato “occupa” il municipio. Lavornia: fanno solo guerra personale

Dragoni – E’ sempre più aspra la polemica fra il comitato pro ponte e il presidente della provincia Silvio Lavornia.   Il comitato ha annunciato per il prossimo sabato, undici febbraio, una manifestaizone di protesta sotto la casa comunale di Dragoni per tentare di “sensibilizzare” il presidente dell’ente provincia. Un’azione che ha scatenato la replica dello stesso Lavornia che senza esitazione ha definito la manifestazione come un attacco personale.

Le ragioni del comitato
È entrata ufficialmente nel vivo l’organizzazione di un sit in in programma per la mattina di sabato 11 febbraio presso il Comune di Dragoni. A promuovere l’iniziativa l’Osservatorio Ponte Margherita, meglio conosciuto come Comitato Pro Ponte. A partire dalle ore 9:00 non solo i componenti del comitato ma tutti coloro che vorranno partecipare scenderanno in piazza per chiedere e ottenere delle risposte. “Sarà un appuntamento fisso, ci incontreremo ogni sabato fino a quando non le otterremo”, fanno sapere dal comitato.
Una manifestazione che avrà lo scopo di sollecitare il Presidente f.f. della Provincia di Caserta e gli organi tecnici, amministrativi e politici dello stesso Ente, affinché si provveda in tempi rapidi e certi alla riapertura del Ponte Margherita, anche alla luce della dichiarazione di transitabilità rilasciata dall’Ing. Settimo Martinello da Appiano (BZ), sulla base degli studi e delle analisi sperimentali effettuati dalla Società “4 Emme Service S.p.A. –  Prove Sperimentali in Sito” con sede a Bolzano.
“Lanciamo un appello a tutti coloro che sono danneggiati da questo disagio, – dicono i componenti del Comitato – ma anche a coloro che vogliano sostenere l’iniziativa per amore della verità. Vogliamo che sia riaperto immediatamente il Ponte Margherita. Ci sono le condizioni. C’è la dichiarazione di transitabilità. Vogliamo oculatezza nelle scelte. Vogliamo rispetto. Ci sono le carte. Basta con questa farsa. Basta con le prepotenze e con questo tiro alla fune che non giova a nessuno”.

Le ragioni di Silvio Lavornia:
“La indizione di un sit in per sabato mattina davanti al comune di Dragoni è la prova provata della strumentalizzazione politica ormai da mesi in atto da parte del Comitato Pro Ponte.  La scelta di manifestare proprio presso il Municipio di Dragoni dove fra tre mesi si terranno le elezioni comunali, quindi già abbondantemente in clima pre-elettorale, dimostra chiaramente che il Comitato entra a gamba tesa nelle questioni politiche cittadine con il solo scopo di danneggiare il sottoscritto che è sindaco di Dragoni prima ancora che Presidente facente funzioni, da appena 4 mesi, dell’Amministrazione provinciale.  Del resto, basta vedere chi sono i componenti e gli aderenti dragonesi al Comitato per capire che si tratta di persone che già da tempo hanno assunto una posizione di forte contrapposizione politica all’attuale amministrazione comunale, oltre che un atteggiamento provocatorio, diffamatorio e ingiurioso che si ripete quotidianamente nei miei confronti. Ad ulteriore conferma della strumentalizzazione politica della questione ponte che il Comitato vuole fare, la decisione di manifestare proprio sotto il Comune di Dragoni, quindi in piazza per creare clamore nella popolazione locale che sarà chiamata al voto a breve, nonostante proprio il Comune non c’entri nulla sulla vicenda della chiusura della struttura viaria, piuttosto che presso la Provincia di Caserta che gestisce il Ponte ed ha adottato la decisione di chiuderlo. Prendo atto di tutto questo, del fatto che tutti i miei appelli alla collaborazione e al dialogo sono caduti nel vuoto e della volontà ormai dichiarata del Comitato Pro Ponte di colpire solo ed esclusivamente la mia persona, per cui penso che tutto questo sia ormai chiaro a tutti.  Si vuole fare politica e giocare un ruolo nelle elezioni comunali di Dragoni, ben vengano i signori del Comitato Pro Ponte, ma io andrò avanti nella soluzione del problema con la stessa determinazione e la stessa fermezza di prima perché non sarà certo un sit in sotto il mio Comune a condizionare le scelte fatte in piena coscienza e con l’unico obiettivo di riaprire il Ponte, come dimostrano gli atti amministrativi che ho firmato fino ad oggi assumendomene la piena responsabilità”.

 

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un commento

  1. Condannano un territorio al tracollo commerciale divideno in due il territorio impedendo persinonalla gente di raggiungere l’ospedale, gli automobilisti a fare giri tortuosi e il presidente farlocco da dei guerrafondai a coloro che protestano e ne pagano le Pene. Sono talmentè pervasi di potere che si sono disabituati a subire le proteste. ARROGANTI!