ROCCAROMANA – Conclusa la fase preliminare della class action contro Poste Italiane. Nella class action, affidata all’avvocato Emilio Russo, si contesta:
- che nella specie non si versa nell’ipotesi di un fatto occasionale e/o eccezionale dovuto a contingenze o fattori esterni alla società gestore del servizio, bensì in disservizi reiterati nel tempo e afferenti ad un ampia ed indiscriminata area di destinatari;
- ciò, evidentemente, dovuto a mere negligenze organizzative o a scelte apicali erronee rispetto alla realtà territoriale, relativi quindi non alla responsabilità del singolo addetto postale ma ad “un deficit strutturale del sistema “consegna”, dovuto come sopra detto a politiche aziendali “poco felici”;
- che, ancora, il mancato recapito della corrispondenza per un ampio periodo di tempo, ha cagionato nello specifico agli istanti e ai cittadini in generale un evidente nocumento ad un diritto costituzionalmente garantito;
- appare evidente che, il mancato recapito volutamente afferisce alla corrispondenza cd. massiva (ovvero lettere ordinarie, prioritarie, bollette di utenze); laddove invece veniva curata la consegna [seppur con ritardi] della corrispondenza cd. tracciata (ovvero raccomandate A.G. e pacchi). All’evidente fine di rendere vano, o comunque difficile, da parte del singolo utente, la prova dell’inadempimento della società intimata in merito alla mancata consegna dei prodotti postali massivi;
Da ultimo ė stata depositato anche un esposto alla Procura della Repubblica