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foto di repertorio

VIAREGGIO / TEANO – Strage di Viareggio, il giudice è di Teano: l’intera città è orgogliosa

VIAREGGIO / TEANO –  La sentenza storica scritta sulla strage di Viareggio ha una padre tutto di Teano: il giudice Gerardo Boragine. Figlio di una nota famiglia sidicina, Gerardo Boragine ha bruciato le tappe di una difficile carriera. Oggi la città di Teano si mostra orgogliosa di un suo figlio capace di raggiungere, in breve tempo, traguardi prestigiosi.   Correttezza, equilibrio e competenza. Il tutto sapientemente miscelato dal buon senso, dal rispetto di ogni parte in causa e da quel pizzico di arguzia tutta napoletana con la quale riesce a sdrammatizzare anche le situazioni più scottanti. Sono queste le doti umane e caratteriali che hanno forgiato la carriera professionale del giudice Gerardo Boragine, indiscutibilmente un grande uomo di legge al servizio dello Stato. Una carriera brillante, una lunga serie di soddisfazioni nell’ambito del lavoro che lo hanno portato ieri al raggiungimento di un ennesimo, importante traguardo. E’ stato infatti nominato presidente della sezione penale del Tribunale di Lucca. Un risultato di grande prestigio e allo stesso tempo di enorme responsabilità vista l’ingente mole di lavoro svolta. Basti pensare che ogni anno vengono istruite alla sezione penale del Tribunale di Lucca oltre 5.000 cause, la maggioranza delle quali provengono da Viareggio e dalla Versilia. Vale a dire dalla terra dove è professionalmente maturato e cresciuto e con cui continua a mantenere forti e solidissimi legami. La sua seconda patria, potremmo dire, dopo Teano, sua città natale. A Viareggio, dove continua a vivere, ebbe il suo primo incarico in qualità di pretore nel 1993, quando aveva 28 anni. Poi fu giudice monocratico quando venne istituita la sezione distaccata di Viareggio del Tribunale di Lucca. Fino a diventare all’epoca coordinatore dei giudici. Quindi il trasferimento poco meno di due anni fa a Lucca, dove è stato subito chiamato a presiedere il Collegio giudicante del processo più delicato degli ultimi anni, vale a dire quello della strage di Viareggio. A 50 anni ha assunto il pieno esercizio delle sue funzioni in qualità di presidente della sezione penale del Tribunale di Lucca.

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