VAIRANO PATENORA – Armi clandestine, processo D’Arezzo: una condanna e cinque assoluzioni

VAIRANO PATENORA – Si è concluso il processo di primo grado a carico di Bartolomeo D’Arezzo. Il giudice ha condannato l’imputato per uno solo dei sei capi di imputazione, assolvendolo per le altre cinque  accuse. Bartolomeo D’Arezzo è stato condannato alla pena di 2 anni di reclusione con il beneficio della pena sospesa. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Ernesto De Angelis, ha già annunciato ricorso in Appello per ottenere l’assoluzione piena del proprio assistito. D’Arezzo venne arrestato dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo, in flagranza di reato per detenzione illegale di armi da fuoco e munizionamento. I militari dell’Arma effettuarono una perquisizione presso l’abitazione dell’arrestato, rinvenendo e sottoponendo a sequestro penale:

• 1 fucile carabina winchester marca “adler” 308, mod. fal con relativo caricatore, il quale risultava alterato, per la presenza su di esso, di  silenziatore per arma tipo guerra;
• kg 4,130 di polvere da sparo;
• 5 silenziatori per arma comune da sparo (di cui 4 in fase di perfezionamento);
• 2 silenziatori per arma da guerra (di cui 1 per carabina mod. ak-47);
• 1 canna per fucile “mauser”;
• 1 otturatore per arma comune da sparo;
• 16 cartucce cal. 223, 6 cartucce cal. 330 winchester, 19 cartucce cal. 44 magnum;
• materiale atto alla fabbricazione di armi e munizioni quali un tornio, un trapano di precisione, punzoni alfanumerici per matricole, pinze ed una pressa per la compressione di munizioni

La difesa dell’imputato, affidata all’avvocata Ernesto De Angelis, ha puntato molto sulla perizia tecnica e sul fatto che molte delle armi ritrovate in casa di D’Arezzo erano regolarmente detenute. Una liena che sembra aver dato i frutti sperati.