PIEDIMONTE MATESE – È stato organizzato per sabato 28 gennaio 2017 la presentazione del volume “L’impianto idroelettrico del Matese” un lavoro nato in seno all’ISISS di Piedimonte Matese e curato dal prof. Armando Pepe con il coinvolgimento degli alunni e dei colleghi. Partendo dalle problematiche legate alla proprietà e ai diritti sulle acque del Lago Matese, il professore Armando Pepe in questo lavoro storiografico conduce un’interessantissima indagine sul progetto di derivazione delle acque lacustri, poiché bisognava: “ … derivare, mediante opportune opere, le acque che si raccolgono nel Lago Matese, impedendone il disperdimento negli inghiottitoi e utilizzare così, mediante due salti distinti, la loro energia potenziale disponibile, trasformandola in corrente elettrica …”. L’accurato e meticoloso lavoro, che il professor Pepe ha condiviso con i colleghi e con i suoi alunni di questo Istituto, contribuisce a fare luce anche sulle conseguenze politiche della realizzazione dell’impianto idroelettrico del Matese e in particolare sulla nascita e sullo sviluppo del movimento operaio e del fascismo a Piedimonte Matese. L’evento, che vede la partecipazione di vari relatori, si terrà nell’auditorium comunale in piazzetta San Domenico a Piedimonte Matese, nella mattinata di sabato 28 dicembre alle ore 11.00. Gli interventi programmati saranno coordinati dal dott. Michele Martuscelli, giornalista. In seno all’incontro sono stati previsti gli interventi di: – Nicolino Lombardi (inquadramento nel territorio); – Silvio De Majo (Università Federico Secondo di Napoli “lo sviluppo industriale dei primi del 900 in Campania”); – Giovanni Giuseppe Caracciolo (Storico del territorio “la ferrovia del Cila”) – Armando Pepe (Dall’idea al libro).
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