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foto di repertorio

TEANO / VAIRANO PATENORA – Stalking e minaccce, Noal conferma le accuse ma ammette: c’era una relazione

TEANO – Stalking e minacce, il processo a carico di Ilario De Simone si avvia verso la conclusione. Nella prossima udienza, quella fissata per febbraio del 2017, potrebbe arrivare la sentenza di primo grado. Nell’ultima udienza, quella di pochi giorni fa, la vittima, Noal T.  ha risposto alle domande dei giudici confermando in gran parte le accuse. La teste ha però evidenziato la relazione sentimentale che esisteva fra loro due. Poi interrotta per l’opposizione del padre della fanciulla. Due sono le persone offese:  T. Naoal e suo padre Moahamed, entrambi residenti in Vairano Patenora, difesi dall’avvocato Massimo Amato. De Simone (difeso dall’avvocato Dario Mancino)  è accusato di stalking e violenza privata perché, con condotte reiterate, mediante minacce consistite nel prospettarle la morte ove non avesse acconsentito alle sue richieste di intrattenere una relazione sentimentale e molestie consistenti nel presentarsi ripetutamente presso la sua abitazione gridandole di scendere, minacciando, altresì, l’intera famiglia e nell’inviare ripetuti sms dal contenuto ingiurioso e minatorio. Atteggiamenti che, secondo l’accusa, cagionavano alle due vittime perdurante e grave stato d’ansia e un forte timore per l’incolumità propria e dei prossimi congiunti. La ragazza sarebbe stata costretta ad alterare le proprie abitudini di vita.  Più gravi, invece, sembrano  essere le accuse rivolte dalla Procura contro De Simone relativamente agli episodi che vedono come vittima il padre della giovane Noal. Infatti, secondo l’accusa De Simone avrebbe rincorso l’uomo brandendo uno scalpello di ferro e minacciando, altresì, di fargli  saltare tutti i denti e di incendiargli la bancarella.

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