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Sessa Aurunca/Cellole – Consorzio di Bonifica, Barretta risponde alle accuse che gli sono state mosse durante il corteo di oggi

Sessa Aurunca/Cellole – (di Tommasina Casale) – Il sindaco di Cellole Angelo Barretta non ci sta alle accuse che oggi gli sono state mosse durante il corteo dei dipendenti del consorzio di bonifica. Affida ad un video di 17 minuti sulla pagina facebook la risposta. Un video per tranquillizzare i suoi familiari, rassicurandoli che, nei quasi quattro anni in cui ha diretto da commissario il consorzio di bonifica aurunco, ha ben operato. Ha sottolineato che la crisi del consorzio va avanti dal 2003, mostrando alla telecamera alcuni atti di pignoramento degli anni prima della sua guida. La sua amarezza scaturisce dal coro che più volte si è issato dal corteo: “chi non salta Barretta è”: “un atteggiamento poco cortese e non giustificabile da parte di un manipolo di dipendenti”, accusa. Si rivolge ad un dipendente storico senza però nominarlo: “dovrebbe sapere che l’ente è stato commissariato nel novembre del 2011 per gravi inadempienze economiche finanziarie, con una relazione dettagliata degli uffici agricoltura che risale al 2007 e, inoltre, con una massa debitoria che molti fanno finta di non sapere e che ammontava a 40 milione di debiti”. Il sindaco di Cellole chiarisce che si è insediato in un ente con una montagna di debiti e senza nemmeno l’energia elettrica. “Qualcuno strumentalizza il mio operato ma non ci sto più. Ho lavorato per moltissime ore al giorno per tre anni e mezzo abbondanti, che hanno prodotto un risultato straordinario, quello di aver dato vitalità ad un ente che era completamente morto”. Continua rivolgendosi nuovamente ai suoi figli: “state tranquilli papà ha lavorato nell’interesse di tutti i consorziati, quando vi lasciava la notte a riposare, perché papà aveva un interesse unico, portare avanti il lavoro del consorzio di bonifica che oggi tutti conoscono ma che prima non conosceva nessuno, forse nemmeno gli stessi agricoltori”. Chiarisce che se ha lasciato diverse mensilità da pagare, ha però erogato 4, 7 milioni di euro abbattendone 10, ha fatto transazioni per 18 milioni abbattendone 36: “ho lottato come un leone fino all’ultimo giorno”. Una stoccata, se pur velata, l’ha dedicata all’attuale commissario Antonello Carotenuto: “persona qualificata e perbene ma l’ente aurunco ha bisogno di un commissario attivo, cioè che lavori giorno e notte, così come ho fatto io”. Conclude lanciando un messaggio chiaro: “da oggi risponderà a tutti gli attacchi in ogni sede”. Un video che, come ha rimarcato per ben tre volte, serviva soprattutto a tranquillizzare la sua famiglia, quella stesse rassicurazioni che vorrebbe anche le tante famiglie dei dipendenti.

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