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Vairano Patenora – Disabili, Zanfagna denuncia: mancano i servizi e l’assistenza

L’intervista a Gioconda Zanfagna, la sua protesta contro l’indifferenza

Vairano Patenora (di Nicolina Moretta) – L’insegnante Gioconda Zanfagna rivendica il diritto di sua figlia all’assegno di accompagnamento riconosciuto dalla legge a chi come sua figlia Noemi non può condurre una vita autonoma. Da quando è nata Noemi, Gioconda, con amore di madre, ha sempre sperato che le condizioni di salute di sua figlia migliorassero. Per questo motivo ha fatto domanda di accompagnamento solo quando Noemi è diventata adulta e quando i medici le hanno fatto prendere definitiva coscienza che le condizioni della figlia non sarebbero migliorate e che, anzi, avrebbe dovuto rassegnarsi. Ma la commissione medica che ha esaminato Noemi, pur riconoscendo le svariate patologie di cui la ragazza è affetta  e la irreversibilità delle stesse, non le ha riconosciuto il diritto all’indennità di accompagnamento. Da qui il risentimento della madre che denuncia il fatto con dovizia di particolari. Inoltre, l’insegnante Zanfagna, manifesta tutto il suo disappunto per la mancanza a Vairano Scalo di strutture diurne specializzate ad accogliere le persone meno fortunate. Noemi da quando ha terminato la scuola Secondaria di II grado, spesso piange perché si sente sola, nonostante l’affettuosa presenza dei suoi familiari. Le persone speciali come Noemi non appartengono solo alla  famiglia d’origine, per la loro leggittima parità occorre il sociale.

L’intervista a Gioconda Zanfagna, la sua protesta contro l’indifferenza

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