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Tora e Piccilli – Il paese saluta Italo, le figlie promettono: saremo le tue mani, i tuoi occhi, il tuo cuore (tutte le foto)

Tora e Piccilli (di Nicolina Moretta) – La vita di Italo Gazerro, da tutti riconosciuto, come il re di Piccilli proprietario dell’omonima pizzeria, si può riassumere in una sola parola: rispetto. Il rispetto che ha avuto verso il suo lavoro, per i suoi clienti, per i suoi amici, per la sua famiglia e per i suoi genitori. Non è un caso che quando creò la sua pizzeria la volle appellare: “O’ rrè, il nome con il quale i piccillesi chiamavano il padre: Palmerino.
Ed oggi nella chiesa di San Giovanni di Piccilli vi è una moltitudine di persone, venute anche da lontano per porgerli con rispetto l’ultimo saluto. Il parroco, don Pietro Lepre, dichiara: “ Italo ha fatto grande Piccilli!”. E poi continua a dire che la pizzeria è conosciuta da tutti “perché Italo era umile, aveva l’umiltà di chi si è fatto da solo e ha voluto dare lustro a Piccilli, e questo lo può fare solo chi non approfitta. Italo era onesto e ha lasciato una eredità che non possiamo sperperare. Italo lascia un patrimonio che è la creatività che metteva nel suo mestiere, nei suoi piatti, che non dobbiamo dissolvere. Egli è passato in fretta – è morto a soli cinquantanove anni – ma ha fatto tanto, ha creato  dal nulla”.
Alla fine della Celebrazione eucaristica Italo viene salutato da un amico:  “Il re è morto, viva il re!”. E  prende la parola la figlia di Italo: Paola, che ufficialmente raccoglie l’eredità morale del padre: Le mie mani saranno le tue mani, i miei occhi saranno i tuoi occhi, il mio cuore sarà il tuo cuore. E ancora una volta la figlia Luana rinnova la promessa al padre: “La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto, è la stessa di prima. Il mio sorriso è la tua pace”.
Applaude la folla dei fedeli, mentre la figlia Maria, la moglie Assunta e l’anziana madre, Maria, rimangono in un dignitoso silenzio. E si capisce sempre più che gli eroi del nostro tempo sono le persone comuni, che non sono vissute invano né come cittadini né come cristiani e che lasciano il loro esempio di vita, che spicca per luminosità di umiltà e di onestà , fra tanti altri.
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