CAIANELLO – Appalti e gestione rifiuti nei comuni dell’Alto Casertano e del Matese. Un avviso di garanzia ha raggiunto, nei giorni scorsi, anche il sindaco di Caianello, Marino Feroce e il suo vice, Lugi De Fusco. Sono finiti sotto sequestro telefoni cellulari, computer e altre attrezzature elettroniche, in uso ai due amministratori coinvolti nell’indagine. Indagato anche l’allora tecnico comunale di Caianello, Pietro Russo, attuale ufficio tecnico nel comune di Riardo; ente coinvolto nella stessa inchiesta. Contro di loro, le dichiarazioni di tre dipendenti pubblici, non indagati, che si sono messi a disposizione degli inquirenti ed hanno ricostruito tre anni di «somme urgenze» con le quali sono state evitate le gare a evidenza pubblica, bypassando in tal moto la gara d’appalto e affidando decine di commesse sempre alla stessa azienda. In generale, nell’ambito dei sette comuni oggetto dell’indagine, La Termotetti di Gioia Sannitica – che fa riferimento a Luigi Imperadore – si sarebbe accaparrata «somme urgenze» – 700mila euro in tre anni – che urgenti non erano con commesse superiori alla cifra spartiacque oltre la quale gli enti pubblici dovrebbero far ricorso alla gara d’appalto; il periodo oggetto dell’indagine va da 2013 al 2015.
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