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AVERSA – Giustizia: sciopero Giudici di Pace e Magistratura Onoraria, grande partecipazione da Aversa, fermi i processi

AVERSA (di Lidia de Angelis) – L’adesione allo sciopero dei pubblici ministeri e dei giudici di pace e del Tribunale, è iniziata il 21 novembre ed è terminata oggi 25 novembre. “In tutta Italia la percentuale di adesione è di oltre il 90% e, in alcuni casi, fino al 100%, soprattutto tra i pubblici ministeri”. Lo sottolinea una nota congiunta di Unagipa, Federmot e associazione nazionale dei giudici di pace. “Un’adesione di massa allo sciopero, una presa di posizione da parte di tutti gli operatori amministrativi e di cancelleria, così netta ed in anticipo rispetto alla programmata presentazione di un secondo decreto legislativo attuativo della l. 57/2016, sia con le denunce alla CE e le petizioni europee, sia con le messe in mora del Ministero, sia con la notifica del ricorso collettivo al TAR Lazio, sia con questo sciopero unitario, il primo della storia lavorativa (la convocazione del CSM, anticipata rispetto ai tempi programmati, è un chiaro segnale di “preoccupazione” da parte loro: malgrado ancora vi siano resistenze da parte di alcune organizzazioni minoritarie, CSM e ANM temono che finalmente tutti i giudici di pace, ed i magistrati onorari di Tribunali e Procure, acquistino la consapevolezza e la forza di un’unica categoria, numericamente e per carichi di lavoro equiparabile alla magistratura di carriera)”, fanno sapere i sindacati. Anche Aversa oggi è a Roma, con tutti gli operatori del Giudice di Pace di Napoli Nord, che hanno aderito allo sciopero, in particolare la sigla sindacale ” GIUDIZIARI D’ITALIA UNITI-AUTONOMI” il cui rappresentante è Giuseppe Rosa, che da anni si batte per condizioni di lavoro idonei e per un incremento del personale atto a garantire lo svolgimento delle mansioni per assicurare una reale giustizia veloce ed efficiente. Oggi Roma è invasa dagli scioperanti, che dicono basta alle false promesse e passerelle che da anni tengono in balia gli operatori, in una situazione di perenne precarietà, vedremo il Ministro Orlando quali decisioni prenderà e in che tempi.

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