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AVERSA – STUDENTI IN ROTTA CONTRO LA BANCAROTTA, studenti in piazza contro la Provincia per i recenti tagli alle scuole

AVERSA ( di Lidia de Angelis) – STUDENTI IN ROTTA CONTRO LA BANCAROTTA, questo lo slogan delle centinaia di studenti che hanno invaso la piazza e la ferrovia di Aversa. Alla base della protesta, i disservizi causati dalle recenti decisioni della Provincia a danno degli istituto scolastici. I componenti del gruppo spiegano che: “Il 7 ottobre di quest’anno la provincia attraverso l’ingegner Paolo Madonna ha comunicato a tutti i dirigenti scolastici degli istituti secondari della provincia di Caserta che, a partire dal 1 gennaio 2017, la provincia non disporrà più dei fondi per provvedere alla manutenzione straordinaria ed al pagamento delle bollette per l’elettricità con conseguente rischio di una traumatica interruzione dell’anno scolastico. Le cause di questa grave mancanza di fondi per sostenere il minimo servizio di diritto allo studio, sono da ricercare negli anni di mala gestione dell’ente provinciale, che si trova in dissesto finanziario dal 2014, nella legge del Rio 56\2014 e nella manovra finanziaria del 2015, le quali aumentano il contributo fiscale della provincia allo stato centrale lasciando le istituzioni adibite alla viabilità ed alla manutenzione scolastica con una somma non sufficiente per rispondere alle già precarie condizioni degli istituti Casertani. Questa situazione è preoccupante, da quanto tempo non veniva minacciato in questo modo il diritto allo studio? Assumiamo coscienza del fatto che tra poco più di un paio di mesi potremmo non tornare a scuola, con la conseguente perdita dell’anno scolastico. Noi studenti non possiamo star fermi e subire la situazione, tantomeno pagare contributi scolastici onerosi per sopperire ad una mancanza da parte delle istituzioni; siamo convinti che tocchi a noi prendere parola e manifestare in prima linea il nostro dissenso. Per tutte queste motivazioni siamo scesi in piazza a Caserta con tutti gli istituti della provincia di terra di lavoro, manifestare il proprio No a questo scandalo che ha colpito l’istruzione pubblica e non ci fermeremo fin quando non saranno stanziati fondi,non saranno trovate soluzioni e non saranno rispettati i nostri diritti.”

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