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TEANO – Referendum, nasce a Teano il Comitato per il NO nel prossimo referendum costituzionale

TEANO – Referendum, nasce a Teano il Comitato per il NO nel prossimo referendum costituzionale. 

PER EVITARE CHE ACCADA, VOTA NO!

  1. La cancellazione della elezione diretta dei senatori, determinerebbe un nuovo Senato non più eletto direttamente dai cittadini, ma fondato su persone selezionate per la titolarità di un diverso mandato (Sindaci e Consiglieri Regionali) e in tale modo la sua composizione verrebbe ad essere variabile a seconda della durata dell’incarico dei sindaci e dei consiglieri regionali che ricoprirebbero la carica di senatori. Tale sistema colpirebbe irrimediabilmente il principio della rappresentanza politica e gli equilibri del sistema istituzionale.
  2. Sindaci e consiglieri regionali corrotti, collusi, inquisiti, eviteranno l’arresto grazie all’immunità parlamentare concessa con la nomina a senatori. Facile immaginare uno scenario dove gli amministratori locali più impresentabili faranno di tutto per diventare senatori.
  3. Con la modifica dell’art. 70 prevista dalla riforma Boschi il Parlamento passerebbe da due possibili procedure legislative a un numero non ancora ben individuato di procedure alternative. Del tutto menzognera è, dunque, l’affermazione del superamento del bicameralismo perfetto.
  4. L’impianto generale della riforma metterà in crisi il concetto di sovranità popolare. In tal senso, sciagurata è la modifica prevista all’art. 71 che innalza da 50.000 a 150.000 le firme richieste per le leggi di iniziativa popolare.
  5. Ambiguità e confusione sulla ripartizione delle materie. Per quanto riguarda, ad esempio, il patrimonio culturale (articolo 117) se da un lato la tutela e la valorizzazione sarebbero in capo allo Stato, dall’altro la promozione spetterebbe alle Regioni, con conseguenti conflitti di competenza davanti alla corte costituzionale onde definire l’incerto confine tra “valorizzazione” e “promozione”. 6. Identico problema anche in materia di salute poiché il ritorno della competenza legislativa in capo allo Stato riguarda solo le “disposizioni generali e comuni per la tutela della salute”, mentre resta alle regioni la competenza in materia di “organizzazione dei servizi sanitari e sociali”, il vero punto debole del sistema da cui discende l’impossibilità di garantire a tutti un uguale diritto alla salute.

Per queste ragioni si è proceduto a costituire Il Comitato per il No, che si propone di difendere i principi della vigente Costituzione Repubblicana, che ritiene un valore etico e civile imprescindibile quello di battersi per impedire a questa riforma, che sforma e non trasforma, di cambiare il volto costituzionale delle nostra Repubblica. Il Comitato è aperto a tutti, la collettività è invitata a parteciparvi.

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