ROCCAMONFINA – Fondazione Nicola Amore, Montefusco ammette: questione personale

ROCCAMONFINA – Nei primi momenti del consiglio comunale di ieri sera, dieci novembre 2016,  il sindaco di Roccamonfina avrebbe palesato le vere ragioni che hanno mosso la sua azione in merito alla fondazione Nicola Amore. Sembrerebbe, ascoltando alcuni passaggi del suo lungo discorso, tutta una questione squisitamente personale. Almeno questo lascerebbero intendere le parole pronunciate dallo stesso primo cittadino durante il consiglio nel quale è stato sancito il cartellino rosso per Emma Petrillo e il resto del consiglio di amministrazione della fondazione.
“….. Da una fondazione che avrebbe dovuto occuparsi unicamente delle persone bisognose, non mi sarei mai aspettato una così forte prevaricazione , per non dire odio nei mie confronti. Già un anno fa in piena campagna elettorale la fondazione Nicola Amore scrive un manifesto nel quale attaccava il mio gruppo……”.
Sembrano essere lo sfogo di una persona amareggiata dalle critiche ricevute. Insomma, si potrebbe dedurre: il Cda della fondazione Nicola Amore mi è ostile, non li sopporto più, azzero tutto. Per sostenere la propria tesi, Montefusco legge passaggi di un manifesto mai reso pubblico nel quale “scorge” l’ostilità di Petrillo & C. In realtà, quelle frasi così sapientemente estrapolate da Montefusco, potrebbero effettivamente assumere un significato lesivo della dignità dello stesso sindaco, allora candidato. Ma non è così. Infatti l’intervento di Letizia Tari costringe Montefusco a leggere integralmente il manifesto. Si scorge così che in realtà quel documento è semplicemente una difesa con la quale Petrillo aveva replicato a precedenti accuse. Nulla di personale, almeno da parte del Cda della fondazione.

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