VAIRANO PATENORA – Ogni anno, con l’apertura dell’anno scolastico la frazione Scalo diventa un “campo minato”, quindi pericoloso per migliaia di studenti e di genitori. Più volte il consigliere di minoranza, Gianpiero Martone, ha sollecitato l’amministrazione comunale ad adottare le giuste misure per garantire la sicurezza di tutti. Stimolazioni cadute, sistematicamente, nel vuoto. Così, oggi, Martone ha deciso di interpellare il Prefetto di Caserta affinché intervenga sulla vicenda. Martone ha indirizzato la missiva anche al questore, Antonio Borrelli, allo stesso sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, al comandante della polizia stradale di Caianello e al maresciallo della locale stazione dei carabinieri:
“Sono anni che cerco di far capire al Sindaco e la sua maggioranza la pericolosità che si viene a creare lungo le vie sempre più trafficate di Vairano Scalo soprattutto nel periodo scolastico. Ogni anno in prossimità dell’ apertura delle scuole chiedo un tavolo di confronto al Sindaco e al suo delegato ma come al solito vengo sempre snobbato. Come potete notare dalle foto in allegato lungo questo tratto di strada statale nazionale i Pulman, soprattutto privati, creano grosse difficoltà agli automobilisti e ai cittadini residenti lungo queste strade. Signor Prefetto, scusate se mi rivolgo sempre a Lei, ma a nome di tutti i cittadini della Frazione Scalo, che anche stamattina mi hanno fermato per strada per chiedermi di sensibilizzare chi di dovere per cercare ad ogni costo di trovare una soluzione in tal senso, Le chiedo di intervenire, come già fatto per altre questioni da me sottoposte, affinché ci sia un controllo lungo le strade Nazionali nelle ore di punta da parte di Polizia Stradale e Carabinieri .con l’ obiettivo di ridurre i rischi di incidenti”.
Tagsalto casertano bartolomeo cantelmo caserta gianpiero martone matese vairano patenora vairano scalo
Guarda anche
Tragico scontro in Germania, muore Tiziano. Aveva solo 48 anni
Il sinistro stradale è avvenuto qualche giorno fa in terra tedesca dove la vittima si …